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Chiuso un sito d'informazione. E' il primo caso in Italia. Un giurista: così rischiano di sparire interi quotidiani online


Roma, 17 feb. (TMNews) - Il gip di Belluno ha chiuso il sito www.vajont.info e ha ordinato a 226 internet service providers italiani di inibire ai rispettivi utenti l’accesso al portale web. “Sono contento che per la prima volta si ottenga un risultato di questo genere, altrimenti qualsiasi cittadino aprendo continuamente nuovi siti in diverse parti del mondo può continuare a diffamare senza poter fare niente”. Così il deputato del Pdl Maurizio Paniz commenta all’agenzia TMNews la decisione del gip di Belluno. La sentenza del giudice è arrivata proprio dopo una denuncia di Paniz nei confronti del titolare del sito. Secondo Paniz “un certo signore sta strumentalizzando il nome e il ricordo del Vajont per degli affari personali. Questa persona è stata condannata ripetutamente per diffamazione, ha diffamato gli ex sindaci di Longarone Bratti e De Cesero, che io ho assistito nei relativi processi: è stato condannato ripetutamente da varie autorità giudiziarie italiane perché di volta in volta apriva nuovi siti in varie sedi e ora, dopo tonnellate di diffamazioni, ha pensato bene di diffamare anche me con frasi di tutti i generi. I pm hanno ripetutamente chiesto la chiusura dei siti, ora apprendo con soddisfazione che il gip ha ordinato anche ai provider di non dare più disponibilità ai portali”. E alle posizioni di chi, tra i giuristi telematici, avverte che se la decisione del giudice di Belluno diventasse una prassi consolidata potrebbero essere chiusi molti blog e quotidiani on-line e così venire meno il diritto all’informazione, Paniz risponde: “Il mondo della rete è importante ma pericolosissimo, perché la notizia e quindi anche le diffamazioni passano e fanno in tempo reale il giro del mondo. Un controllo ci deve essere. Quando i provider vengono invitati a non dare ingresso a determinati siti e per situazioni economiche continuano a farlo, un giudice fa benissimo a bloccarli, altrimenti continuiamo a diffamare le persone senza poter fare niente”. Per ora c’è da registrare la protesta e la forme presa di posizione di un giurista proprio dalle pagine del suo blog. Se la decisione del gip di Belluno di chiudere il sito www.vajont.info diventasse una prassi, si potrebbe “ledere gravemente i diritti all`informazione dei cittadini italiani che potrebbero vedere scomparire dal mondo della rete interi quotidiani, blog, portali informativi, in virtù di una o più frasi ritenute lesive dei diritti di un singolo cittadino”, dice sul suo blog Fulvio Sarzana di S. Ippolito, esperto giurista di tematiche legate ai diritti fondamentali e rete internet. Sarzana ricorda che “al di là della vicenda giudiziaria specifica, delle responsabilità del titolare del portale che andranno accertate e della giusta tutela spettante in quel caso agli onorevoli Scilipoti e Paniz, sino ad oggi la magistratura aveva sempre esitato nell`imporre ai provider lo strumento dell`inibizione all`accesso per i cittadini italiani in occasione di un sequestro preventivo dei portali e dei blog per diffamazione - ricorda Sarzana - per i gravi rischi di lesione dei diritti costituzionali del diritto all`informazione e alla libertà di espressione e mai in precedenza, per una potenziale diffamazione, era stata adottata la misura dell`inibizione all`accesso ad un blog o ad un portale a carico di un cosi rilevante numero di internet providers”.
       
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