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Casagit rafforzata dopo una cura da leone
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di Giovanna Tettamanzi La penultima assemblea dei delegati Casagit di questo mandato (entro il prossimo giugno si tornerà a votare) si è tenuta ieri, mercoledì 5 dicembre. Il menu è stato ricchissimo e il dibattito, come sempre, acceso. I risultati sono positivi, ma bisogna continuare a mantenere alta la guardia (gli attuari sono in perenne lavoro per prevedere scenari sul futuro della Cassa). Un accenno di doveroso riconoscimento all’operato del Presidente Andrea Leone e del CdA precedente è stato fatto sorprendentemente dal collega romano, – in genere invece molto polemico – Corrado Chiominto: il nostro lavoro, ha ammesso, avrebbe gettato le basi per il risanamento.Ovviamente, come ben sapete, per quelle rigide e “punitive misure” che si erano dovute adottare, Nuova Informazione ha pagato in termini di consensi elettorali, ed è stata messa all’angolo. Si è così dato il via a un’alternanza (ma non troppo, visto che Cerrato era già vice di Leone nella precedente gestione) che, in ogni caso, ha prodotto buoni risultati: va dato atto ai vertici (Presidente, Direttore Generale, CdA, Fiduciari…) di aver agito in modo abile, oculato e nel contempo fortemente innovativo. Un’innovazione imposta da una categoria in drastico cambiamento, inserita in una situazione occupazionale e generale di crisi conclamata.Di tutto quel che di nuovo si muove nella Cassa, hanno puntualmente riferito ai delegati riuniti in assemblea il Presidente Daniele Cerrato e il Direttore Generale Francesco Matteoli: oltre ai nuovi profili, che allargano la platea dei soci aggregati (in particolare ai free lance e ai figli di giornalisti, già iscritti a suo tempo e poi usciti per raggiungimento dell’età o per motivi di reddito - gli iscritti a tutt’oggi sono 107, di cui 77 titolari e 30 familiari) e al Progetto A.G.O. sui nuovi servizi di Guida e Orientamento all’assistenza, sono stati forniti un aggiornamento del bilancio Preventivo 2012 e una nuova proiezione del Bilancio Tecnico Attuariale, il Piano di lavoro per il 2013 e un aggiornamento delle iniziative con gli altri Fondi sanitari contrattuali. E’ stato infine illustrato il nuovo Piano di comunicazione (dall’agenda del giornalista con la newsletter al Sito web, dalla CardSalute a Casagit notizie alle partnership…). Sulle quote contributive 2013, nessuna novità: invariati i contributi per i soci volontari e i familiari, invariati anche i MAV. Per i pensionati, è prevista una nuova procedura di conguaglio. Il prelievo dell’intero ammontare del contributo dovuto viene effettuato alla fonte da Inpgi. Quindi: non c’è più l’obbligo di presentare ogni anno il CUD di altro istituto di previdenza; vengono eliminati i conguagli annuali; viene eliminato il MAV per l’integrazione del contributo dovuto su altra pensione. In chiusura, è arrivato il caldo invito del Presidente Cerrato ad allertare i colleghi: “nel nuovo giornale Casagit che i soci riceveranno a casa”, ha detto, “ci sarà anche la tesserina “CardSalute” della futura Casagit”. E sarà bene conservarla tra i documenti più importanti! Perché oggi sono il 52% le prestazioni Casagit interamente sostitutive del SSN e, a fronte del quadro attuale, c’è da credere che siano destinate a crescere. La Casagit “è un gioiello prezioso”, ha commentato Franco Siddi, Segretario generale FNSI. E noi siamo pienamente d’accordo con lui. In apertura, infatti, come di consueto erano arrivati i saluti e gli interventi dei rappresentanti degli Enti di categoria (assente Enzo Iacopino dell’Ordine). In particolare Siddi ha tracciato un quadro serio e preoccupante. Sarebbero imminenti (entro un mese) ristrutturazione e chiusure di testate in Mondadori, mentre entro il 20 dicembre si prospettano cessioni, dismissioni, chiusure anche in Rcs (dove i colleghi sono già ampiamente mobilitati). Non solo: anche la Rai incoraggerà le uscite sotto i 65 anni. E ci sono progetti di riduzione delle ore lavorate alla Stampa (per spendere meno), che cambieranno l’organizzazione del lavoro e quindi gli organici, progetti che presto toccheranno anche altri grandi quotidiani come: Il Corriere, La Repubblica, Il Sole 24 ore. “E il 2013 sarà anche peggiore”, ha pronosticato Siddi: “300 tv locali su 500 andranno in crisi; per tutto il sistema del lavoro, i soldi della CIG in deroga non basteranno certo a coprire tutto l’anno. Oggi nessuno vuole comprare giornali in crisi, a differenza di una volta. E pur avendo aziende antiche, certi editori è come se dovessero ripartire con una serie di start up…”. Guardando al prossimo contratto, continua Siddi: “sarà dinamico e innovativo, lo si potrà chiudere in più tappe… Altre strade, più massimaliste, non sono consigliabili... Siamo scesi sotto i 18mila occupati! E con questo governo (ancora Monti non si era dimesso), il conflitto non paga”. Andrea Camporese, Presidente Inpgi, ha invece lanciato l’allarme “sull’attacco, attraverso la proposta di vendite agevolate, ai patrimoni immobiliari delle casse previdenziali e quindi anche dell’Inpgi…”: è una recente proposta, ispirata dal ministro Riccardi, messa a punto da due senatori e successivamente saltata. “Protezione e difesa delle pensioni”: ha detto inoltre Camporese, che ha annunciato “un bilancio ancora positivo per quest’anno, pur se in un periodo di depressione della platea degli iscritti. A fronte dei tentativi negli ultimi 10 anni di portarci nel pubblico”, ha concluso, “ mio/nostro dovere è essere messi in condizione di difendere le nostre pensioni!”. Per Gianfranco Astori, neoeletto vicepresidente del Fondo di Pensione Complementare, Casagit ha di fronte due sfide: un terreno di apertura e un terreno di inclusione. Il riferimento è alle recenti innovazioni messe a punto dai vertici della Cassa e dalle Consulte regionali, come appunto i nuovi profili; il Progetto A.G.O e le iniziative con gli altri Fondi sanitari contrattuali.