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Carta e rete. Tutto è informazione


Grandissimo successo del ping pong giornalistico carta/rete/carta/rete... che l'Ordine della Lombardia ha raccontato ieri in Statale in un'aula magna stracolma, prima entro il convegno e poi fuori tramite centinaia di twitter. Appassionati e imperturbabili i partecipanti, nonostante gli imprevisti venti minuti di blackout elettrico...  Nella  sintesi di Paolo Pozzi, qui di seguito, la sostanza del dibattito e dell'innovativa twiki conference.“Twitter è stato uno dei protagonisti del convegno su 'Il futuro del giornalismo. Ping pong tra carta e rete", organizzato dall'Ordine dei giornalisti della Lombardia. Nell'Aula Magna dell'Università statale di Milano oltre ai dati della ricerca presentata da Enrico Finzi (AstraRicerche) e agli interventi dei relatori, sono comparsi numerosi tweet di commento. Un successo annunciato dal diluvio di tweet arrivato per la twikinconference di martedì 6 ottobre che ha preceduto l'evento. In tutto i tweet arrivati sono stati più di 1500. Il successo dell'argomento su twitter conferma l'attualità del tema scelto per il convegno di quest'anno: il ping pong tra carta e rete che, come hanno ribadito i relatori presenti, sta "profondamente cambiando lo scenario dell'informazione in Italia”. Questo il testo del comunicato stampa emesso ieri dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia alla conclusione del convegno sul “futuro del giornalismo” che, è diventato ormai un annuale appuntamento fisso del nostro Ordine. Il comunicato è stato rilanciato integralmente dall’Ansa ieri pomeriggio. Notizie e dati relativi al convegno sono stati ripresi su innumerevoli siti d’informazione e blogger (in sala e fuori), spopolando sulla rete per tutta la giornata di ieri (con centinaia di tweet proiettati sugli schermi nell’aula magna della Statale, in un serrato e parallelo ping pong tra il pubblico e i relatori), mentre la twikiconference di presentazione (affidata martedì a Etica News) del convegno dell’Ordine è stata per ore in testa alla classifica quotidiana degli hashtag ed è risultata essere il tema più seguito della giornata, in Italia, su Twitter.  E’ proprio il caso di dire che questo convegno ha segnato un deciso salto di qualità da parte dell’Ordine della Lombardia. Di rilievo il panel dei relatori e particolarmente elevato il contenuto del dibattito “radiofonicamente” coordinato da Raffaella Calandra (vice direttrice del Master Ifg e inviata di Radio 24/Il Sole 24 Ore) e introdotto da Letizia Gonzales (presidente Odg) che ha iniziato il suo intervento esprimendo solidarietà ai colleghi della Gruner+Jar/Mondadori che stavano volantinando all’ingresso del convegno. Marino Regini (prorettore della Statale e direttore del Master) ha portato il suo saluto invitando i giornalisti ad avere solida preparazione sia nella tecnologia sia nella cultura. Sul sito odg.mi.it trovate un abstract della ricerca di Enrico Finzi. Sintetizzo le altre relazioni (le cui sintesi sono già sul sito) per titoli. Barbara Stefanelli (vice direttrice Corriere della Sera): la carta stampata non è morta. I blog hanno portato nuovi lettori al Corriere. Ineludibile il metodo Paywall. Mario Giordano (direttore TgCom): I margini di crescita del web sono ormai inferiori a quelli della Tv. Il futuro è in un’informazione di sistema e ‘mobile’. Claudio Giua (Direttore sviluppo e innovazione Gruppo L’espresso/Repubblica): Il vero punto di forza, oggi, è quello dei video sul web. La carta stampata perde copie ma aumenta i lettori. Giulio Anselmi  (presidente Fieg):  L'informazione va pagata. I giornalisti devono produrre qualità. Danda Santini (direttrice di Elle): Giornalisti multitasking e interattivi con i lettori. Eric Sylvers (corrispondente da Milano di Financial Times): I giornalisti italiani dovrebbero sperimentare di più. A decretare il successo del convegno dell’Ordine lombardo, in ogni caso, è stato proprio quel popolo della Rete (a volte bistrattato dalla nostra stessa categoria) che invece ha dimostrato, in questo caso, una impeccabile professionalità giornalistica. Spiace dover constatare invece, una incredibile e inusuale “dimenticanza” da parte dell’Ansa che, in un lungo lancio precedente al comunicato dell’Ordine, ha citato AstraRicerche e l’Università Statale ‘omettendo’ di dire che il convegno in questione era organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Errore ripetuto in un secondo lancio con un virgolettato del presidente Fieg. Eppure l’Ansa aveva inviato a seguire il convegno il collega Claudio Scarinzi. Mi piace chiudere questo report del convegno citando il collega del Financial Times, Eric Sylvers, che ha invitato i giornalisti italiani a sperimentare di più. L’Ordine della Lombardia non ha avuto timore a sperimentare. I risultati e il consenso ottenuti dicono che “in questi cinque faticosi ma entusiasmanti anni, un altro Ordine è stato davvero possibile”. Paolo Pozzi http://www.youtube.com/watch?v=6R3L-mWgfXU
il video sul convegno dell'Ordine
       
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