Aggiornato al

Buttarla in rissa...


Il civile botta e risposta fra Oreste Pivetta e Milena Gabanelli, sul modo (e i contenuti) di Report nel trattare la storia dell'Unità, ci ha condotti ad una nuova riflessione e, personalmente, ad un amaro giudizio. Temo infatti che il problema non sia Report, ma lo stile Report, che è lo stesso dello stile Il Fatto, che è lo stile ormai di molte testate cartacee o televisive. Sarà impopolare dirlo, ma un certo giornalismo è ormai la contemporanea, parossistica "degenerazione" di un'inchiestistica nobile che cominciò con la controinformazione (vedi Bci), proseguì col giornalismo cosiddetto d'assalto alle prese con terrorismo, trame di stato, mani pulite..., ma poi divenne un modo di scrivere buono per tutti gli argomenti. Così s'è spostato l'accento dalla verifica al "racconto". (In sintonia peraltro con un Paese con crescenti tassi di rancore, egotismo, superficialità; e sciatteria stilistica). Un contributo fondamentale certamente l'ha data la nuova organizzazione del lavoro: sterminati i poligrafici, moltiplicato il carico di lavoro di redazioni ridotte all'osso, collaboratori pagati da fame quando pagati, caduta dei muri fra informazione e pubblicità... In queste condizioni come si fa a costruire un buon approfondimento giornalistico, cioè il risultato, per dirla in breve, di competenza moltiplicata per tempo? Qualcuno miracolosamente ce la fa. Per tutto il resto la strada resta quella delle salsicce: macinare materiale disomogeneo e aggiungere del pepe scandalistico. Vietato generalizzare, per carità, e soprattutto dare ricette. Però saper ancora distinguere, fra un pezzo scandalistico e una "denuncia" giornalistica circostanziata, non guasta. No? Marina Cosi
       
    Il sito Archivio notizie

logo nuova informazione