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Business Media (Gruppo Sole 24 Ore), i dubbi e i numeri dl Cdr sulla vendita dell'azienda
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Riportiamo il comunicato del Cdr di Business Media del Gruppo Il Sole 24 Ore sulla questione della vendita dell'azienda. "La cessione di Business Media, azienda specializzata nella stampa e nella comunicazione B2B, con 42 periodici leader nel loro settore (citiamo a titolo esemplificativo Mark Up, Gdoweek, Bargiornale, Pianeta Hotel, Applicando, Millecanali, Eurosat, Casastile, Automazione Industriale, Graph, Arketipo, ecc.), che operano in un sistema editoriale integrato e polivalente carta-web-digitale-eventi, avviene in un momento di particolare crisi del mercato, soprattutto pubblicitario, aggravato da una conduzione che, soprattutto negli ultimi anni, riteniamo inadeguata sul piano della progettualità e delle risposte alle esigenze dell’utenza.L'azienda ha giustificato la cessione in quanto BM non è più core business, nonostante copra un mercato editoriale, quello della stampa specializzata B2B, in linea con il target 24 Ore. Non si può contestare all'azienda il diritto di vendere un asset di sua proprietà, qualora lo ritenga opportuno o cogente. Si può tuttavia ritenere strano o discutibile che si attribuisca esclusivamente alla crisi o a dinamiche esogene di mercato il motivo per cui un ramo d'azienda (BM) che fatturava circa 50 milioni quando è stato acquisito nel 2007, è sceso a 25-26 nel 2013: è difficile che tale dinamica regressiva dei ricavi non sia anche riconducibile a motivazioni che riportano, più o meno direttamente, a inerzie o errori del management. Comunque sia, a ottobre 2013 l'azienda ha comunicato al Cdr l'intenzione di vendere BM: pochi mesi dopo aver concordato una solidarietà al 20% (partita il 1° aprile 2013) a fronte di un evidente stato di crisi, ma anche con l'impegno di attuare un piano di rilancio finalizzato al recupero di competitività; piano di rilancio rimasto lettera morta. BM: trend ricavi e interventi di cost cutting La stima di fatturato Business Media 2013 oscilla tra 25 e 26 milioni. Nel 1° semestre 2013 il fatturato è ammontato a 13.265 migliaia di euro. La necessità del Gruppo di concentrarsi esclusivamente sul "core business", cioè il quotidiano (Il Sole 24 Ore), porta a cedere quelli che, a torto o a ragione, sono ritenuti rami d'azienda non strategici, quindi sacrificabili. BM è uno di questi. Non era così, però, nel 2007, quando BM fu acquisita da Gruppo 24 Ore, a fronte di un quasi simultaneo sbarco a Piazza Affari, con l'obiettivo di essere il polo leader nella stampa professionale e di settore B2B. Non sono mancati –e non mancano – i contrari all'acquisizione, gli stessi che, probabilmente, considerando l'attuale situazione economica, il trend negativo dei fatturati BM, le prospettive non proprio brillanti del mercato editoriale e della raccolta pubblicitaria, hanno fatto valere la propria voce. BM ha registrato un calo costante dei ricavi: dal 2010 al 2012 sono diminuiti del 26%, passando da 43 milioni (2010) a 37,5 (2011), a 31,7 milioni nel 2012, fino a una stima di 26 milioni nel 2013. Negli ultimi due anni (2010-2012) Gruppo 24 Ore ha prepensionato 180 dipendenti, pari a circa il 20% della forza lavoro totale. Ha poi messo in solidarietà i dipendenti (più di 800 fra grafici e poligrafici, e 250 giornalisti del quotidiano), compresi i giornalisti di BM Milano che, pur essendo solo 33 (28 giornalisti con Contratto nazionale di lavoro giornalistico + 5 colleghi assunti con contratto grafici, ma aventi posizioni Inpgi) hanno accettato la riduzione dell'orario di lavoro del 20% a partire dal 1° aprile 2013, consapevoli che l'obiettivo, come esplicitato a suo tempo al Cdr (novembre 2012), era quello di migliorare l'ebitda nei prossimi 3 anni (2013-2015) di 100 milioni. I giornalisti di BM Milano hanno firmato l'Accordo di Solidarietà anche nella speranza che l'Azienda avrebbe recuperato i margini secondo l'obiettivo prefissato. Dai dati semestrali 2013 il trend dei costi mostra un calo del 21%, i costi del personale scendono del 7%. Il risultato operativo del 1° semestre 2013 è negativo per 2,4 milioni di euro a fronte dei -21,7 milioni a livello di Gruppo. Il risultato netto di gruppo nei primi 9 mesi 2013 è stato di -30,4 milioni. Su Business Media il Gruppo non ha rilasciato i dati dei primi 9 mesi. Nel confronto tra semestri (1° 2012/2013) il perimetro non è omogeneo, perché nel primo semestre 2012 c'erano prodotti e iniziative non più attivi nel 2013: es. Bagno e Accessori, Ristorazione collettiva, Qualitaly, Supplemento Mark Up Real Estate, Cliente Sammontana. Secondo noi, c'erano ragionevoli speranze di ridurre l'entità negativa del risultato operativo nei prossimi due-tre anni, considerando non solo l'intervento sul costo del lavoro (solidarietà), ma anche una serie di eventi di richiamo internazionale (per es. EXPO 2015) che avrebbero rappresentato un'opportunità di business. Costi: risultati operativo BM (1° semestre): -2,4 mio vs -21,7 del Gruppo Partiamo dalle perdite di BM: il risultato operativo (1° semestre 2013) è negativo per 2,4 milioni di euro. Quello del Gruppo 24 Ore segna -21,7 milioni. Il personale BM costa 4.685 migliaia di euro, il 6,42% di tutto il costo del personale (ricordiamo che Gruppo 24 ore paga 150 milioni di stipendi all'anno). I soli giornalisti di BM rappresentano il 23,4% del costo del personale BM. Ricordiamo che BM ha 120 addetti. Ben più alti (circa 2,5 volte) i costi (di esercizio e generali): 11.054 migliaia di euro, 1° semestre 2013, tuttavia in diminuzione del 21% rispetto allo stesso periodo del 2012. L’acquirente Le voci si concentrano sempre più (Italia Oggi, 19 novembre 2013) su Lswr (Libri, Servizi, Web, Riviste), la casa editrice di Giorgio Albonetti e Roberto Frassinelli, che ha di recente (marzo 2013) rilevato le attività editoriali di Elsevier Italia (Edra e Masson) ed è specializzata nelle pubblicazioni in ambito medico-farmaceutico: un editore, dunque, fortemente specializzato, in settori sicuramente importanti, ma che nulla hanno a che fare con le aree coperte da Business Media. La più recente acquisizione di Lswr è Punto Effe, rivista di riferimento per le farmacie. Ferma restando l’importanza e l’autorevolezza settoriale di questo editore, ci chiediamo –in assenza di informazioni soprattutto sul fatturato e sui margini – quali garanzie possa offrire, visto che –sempre che sia Lswr l’acquirente –si troverebbe a gestire un’azienda da 120 dipendenti, cioè probabilmente più grande delle sue attuali dimensioni. Conclusioni Dopo sette anni di duro lavoro da parte nostra, Gruppo 24 Ore decide di disfarsi di Business Media perché non è più il “cash cow” (generatore di liquidità) di una volta e perché (sono parole del direttore del personale) il gruppo non si può più permettere di perdere 45-50 milioni di euro all’anno, come se fosse Business Media a perdere queste cifre (Business Media non perde più di 5 milioni all’anno…). Abbiamo l’impressione che Gruppo 24 Ore non si voglia liberare tanto dell’area editoriale in se stessa (in realtà strategica, come vedremo); secondo noi Il Sole 24 Ore vuole occuparsi direttamente degli argomenti trattati da Business Media (non tutti, ovviamente: quelli ritenuti più proficui e interessanti per il Gruppo), preferendo appaltare (internamente o esternamente) le aree tematiche da sviluppare. Che cosa pensare, infatti, del progetto di portale dedicato al food&beverage (Il Mondo, 22 novembre 2013) che Il Sole 24 Ore vuole lanciare a breve; un esempio lampante che le tematiche trattate da alcune testate di BM (horeca con Bargiornale e Ristoranti imprese del gusto, retail&marketing con Mark Up e Gdo Week) sono tutt’altro che esterne e lontane dal core business. E che dire del Forum Food & Made in Italy (10 dicembre 2013), il “viaggio nell’impresa del gusto” che Il Sole 24 Ore ha…il buon gusto di organizzare proprio mentre sta vendendo il ramo d’azienda che si occupa anche, se non soprattutto, di questi temi? Forse avevamo visto bene, quando pensavamo di chiedere all’Azienda un patto di non concorrenza. Vorremmo anche far notare che la cessione di BM è stata annunciata (sarà un caso?) pochissimi mesi prima (ottobre 2013) della scadenza della solidarietà al Sole 24 Ore: non sarà che il Gruppo voglia usare la cessione di BM come "argomento" a suo favore per imporre nuovi e più pesanti sacrifici? Come giornalisti riteniamo di non costare troppo all'azienda (i nostri stipendi sono tutti sulla fascia del minimo), né, soprattutto, di essere professionalmente o qualitativamente estranei al mondo 24 Ore. Che le nostre ipotesi non siano lontane dal vero è dimostrato dal fatto che il Gruppo, finora, non ha mai pensato di conservare le professionalità giornalistiche BM nel suo sistema di informazione e comunicazione Il CdR di Business Media