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Addio Franco Villani, partigiano Cif


Franco Villani, Francesco all'anagrafe, se n'è andato dopo aver combattuto inutilmente per un mese contro un ictus. Lascia la moglie Nanda; non avevano figli nè nipoti; non han voluto pubblici funerali. A noi colleghi che l'abbiamo avuto come compagno di lavoro e anche come compagno di strada politica lascia un ricordo struggente, ma prima ancora lascia a tutti un Paese più libero e democratico di quello contro cui da ragazzo partigiano aveva combattuto, subendo prigionia e torture. Ne ha scritto solo nel finale della sua vita: "Cif coi ribelli" (Edizioni Punto Rosso, 2014). Milano, con una tardiva medaglia d'oro, ne aveva riconosciuto il merito. Lo ricordiamo con le parole scritte da Luca Trogni cinque giorni fa , subito dopo la morte: Un uomo molto gentile e perbene che solo dopo anni ha accennato alla sua storia partigiana. Ne parlava in modo piano, semplice, rifuggendo da qualsiasi accento epico anche quando parlava dell’incarcerazione e del rischio di essere fucilato. Era stata una parte della sua vita e aveva scelto quale era la parte giusta in cui stare. La sua delusione per come sono poi andate le cose in Italia è ben rappresentata dalle parole che ha ripreso l’Anpi. “Non pensavamo che lo sbocco dovesse essere la rivoluzione socialista, ma che certamente stessimo muovendo i primi passi verso una profonda trasformazione democratica dell’Italia. Invece è andata come sappiamo. Delusione che personalmente seguito a nutrire pur senza per questo pensare che è stato inutile quello che si è fatto. E’ stato utilissimo, è servito a riportare la libertà nel nostro Paese.” Nel 2016, per i 70 anni della Liberazione, aveva ricevuto la medaglia d’oro per aver parteicpato alla Resistenza in una bella cerimonia al Conservatorio. Insieme alla soddisfazione c’era in lui l’amarezza per come lo sviluppo dell’Italia avesse messo da parte gli ideali di socialismo in cui credeva. L’ottima idea dei compagni di Punto Rosso che lo avevano convinto a raccontare la sua vicenda partigiana nel libro “Cif coi ribelli: un’esperienza partigiana” è stata l’occasione per rendere pubblico negl incontri di presentazione un prezioso racconto. Ricordo con tenerezza quando mi telefonava con pudore per avvisarmi di una queste presentazioni nei giorni a venire.
       
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