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A Marie Claire un precedente che non deve passare


Le redazioni di Hmc compatte in sciopero, l'editore che non si fa trovare, un precedente pericoloso poichè sinora nell'editoria non gli era riuscito a nessuno di applicare la legge Fornero. Dopo i primi tre giorni di sciopero dei cinque proclamati (il 3 dicembre ed il 4 gennaio, già attuati, e domani 5 gennaio), contro il licenziamento per cause economiche della caporedattrice centrale del mensile Marie Claire, Alba Solaro, i colleghi proseguono ora con lo stato di agitazione ed il relativo blocco degli straordinari per tener alta la pressione su controparte in vista dell'incontro di lunedì. Obiettivo: dapprima ottenere l'immediata revoca del licenziamento, frutto di una "inaccettabile decisione unilaterale", e successivamente concordare col Gruppo Hearst, di cui fa parte Hmc, una soluzione non traumatica. Che l'azienda avesse consapevolezza di farla sporca lo dimostra anche la modalità di licenziamento. Avvenuta martedì 29 dicembre in una redazione svuotata dalle ferie. Ad Alba Solaro, che lavora dal 2002 a Marie Claire e ne è caporedattrice dal 2007, è stata consegnata dal capo del personale una lettera. Improvvisamente e senza che nulla lo facesse presagire. Dentro, la comunicazione in burocratese di licenziamento per "giustificato motivo oggettivo", la formula prevista dalla legge Fornero per le aziende con problemi economici. Anche se non risulta che nè Hmc nè Hearst Magazines Italia nè le singole testate (come si ricorderà acquisite dal gruppo Hachette Rusconi con gran clamore) siano in qualche difficoltà. Questo il comunicato di oggi di CdR ed Assemblea, col sostegno di Alg e Fnsi: "Le redazioni di Hmc, al secondo giorno di sciopero contro il licenziamento della collega Alba Solaro, si sono riunite in assemblea alla presenza della Alg e della Fnsi e hanno ribadito che considerano inaccettabile la decisione unilaterale dell’azienda. Pertanto chiedono nuovamente che il licenziamento venga immediatamente ritirato. I motivi addotti dall’azienda, che ritiene di poter sopprimere la posizione di caporedattore centrale ricoperta dalla collega Solaro sono infatti privi di fondamento. L’assemblea e il Cdr ribadiscono il ruolo chiave della collega e si dichiarano pronti al confronto con l’azienda su questo punto. Confronto che non c’è mai stato, perché l’azienda ha inviato ad Alba Solaro la lettera in cui si avviava la procedura di licenziamento senza averlo comunicato prima alle organizzazioni sindacali e senza aver avviato con Cdr, Fnsi e Alg un incontro sindacale preventivo per esplorare la possibilità di una soluzione non traumatica. Le redazioni di Hmc ribadiscono inoltre il permanere dello stato di agitazione con blocco degli straordinari, si riservano di utilizzare gli altri due giorni di sciopero deliberati dall’assemblea oltre a quello già in calendario per il 5 gennaio e ricordano che non è consentito in nessun caso l’utilizzo di personale in sostituzione di lavoratori in sciopero".
       
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