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Varata la legge sul lavoro autonomo
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E segniamoci anche questa data, che ci riguarda: mercoledì 10 maggio 2017. Cioè quando il Senato della Repubblica italiana ha approvato lo statuto del lavoro autonomo. Con 158 voti favorevoli, ma anche con nove testardi contrari e soprattutto con 45 pilateschi astenuti. Il titolo del provvedimento di legge recita: “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”. Infatti alcune delle novità riguardano gli iscritti agli Ordini professionali, giornalisti inclusi. Elenco: possibilità per i liberi professionisti di aggregarsi in reti, consorzi o forme associate, anche temporanee, per accedere ai bandi di gara; deduzione integrale, entro diecimila euro annui, delle spese per master, corsi formazione e convegni; possibilità di inserire in dichiarazione dei redditi anche gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni. Diventano quindi di default abusiva ogni clausola che introduca termini di pagamento superiori a 60 giorni dalla consegna della fattura. I centri per l’impiego sono chiamati a dotarsi di uno sportello dedicato al lavoro autonomo. Le casse di previdenza potranno, infine, attivare nuove prestazioni sociali in favore degli iscritti. La legge fornisce anche la definizione di smart working: la modalità "agile" di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato da svolgere in parte fuori dai locali aziendali, sempre entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale e mantenendo il diritto a un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato nei confronti dei colleghi che svolgono le medesime mansioni lavorando in sede. Per saperne di più ecco il testo della legge: http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01022243.pdf