Una barricata di firme contro gli sfruttatori

APPROVARE LA LEGGE PER L'EQUO COMPENSO  dei giornalisti freelance, ora all’esame della Commissione Lavoro del Senato: per far cessare l’indegno e incontrollato sfruttamento a cui è oggi sottoposta la maggior parte dei giornalisti lavoratori autonomi, che sono la maggioranza della professione. Questo il senso di un appello rivolto ai parlamentari dalla Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, per il timore che il provvedimento di legge, già approvato all’unanimità alla Camera, si areni tra dubbi e rinvii a un passo dal traguardo, per la fine della legislatura. L'equo compenso è una battaglia di civiltà per il Paese e un'occasione irrinviabile per affermare concretamente l'articolo 36 della Costituzione. La stragrande maggioranza dei giornalisti italiani, come purtroppo moltissime altre categorie, sono lavoratori precari. Se l'indipendenza economica è la base materiale per l'esercizio pieno dei diritti e dei doveri, com' è possibile permettere che il 62% dei giornalisti freelance italiani guadagni meno di 5.000 euro lordi annui? Sotto la soglia di sopravvivenza non è solo il lavoratore sotto ricatto ma, con lui, la libertà  d'informazione e la qualità della democrazia. Stabilire soglie di dignità invalicabili per i professionisti dell'informazione, dunque, crea un precedente da estendere a tutti i parasubordinati. L’appello, sul quale si stanno raccogliendo le adesioni, è stato fatto proprio dall’associazione Articolo 21, che lo ha trasformato in una petizione on line, aperta a tutti: giornalisti freelance e contrattualizzati, associazioni, organizzazione ed esponenti della società civile e comuni cittadini. Il testo dell'appello: >>> http://www.articolo21.org/2012/09/equo-compenso-comunicato-appello-ai-parlamentari-della-commissione-nazionale-lavoro-autonomo-fnsi/ L'appello può essere firmato anche da organizzazioni, persone con vari incarichi (presidente di, segretario di...): basta inserire le qualifiche volute nel campo "nome e cognome" del form on line e sotto inserire un contatto e-mail valido. Per tutte le informazioni sul progetto di legge ora all'esame del Senato: >>> http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/38191.htm

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