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Strage di piazza Fontana cosa?


strage-di-piazza-fontana-1968-thumbPerchè? Perchè questo Paese - e la sua stampa anche - è così senza memoria, si appassiona subito e altrettanto presto passa all'entusiasmo successivo? A quale prezzo? Il presidente provinciale Anpi e l'Associazione dei familiari delle vittime di piazza Fontana lamentano che non sia stata data notizia delle iniziative per ricordare la strage del 12 dicembre. Se ne lamentano scrivendo ai direttori dei giornali. Che peró già nei giorni precedenti avevano dedicato poca o punto attenzione alla ricorrenza. Inchieste, interviste, rievocazioni, attualizzazioni? Scarse tracce. Eppure stiamo vivendo giorni convulsi, alla frontiera est cresce un'Alba dorata, nella capitale Forza Nuova pronta alle elezioni tappezza i muri con manifesti minacciosi, le sedi di Casa Pound si moltiplicano in Italia, gli Hammer Skin accoltellano a Milano un ragazzo dell'Orso, lo stesso centro sociale di Dax... Serve altro per capire il riemergere di vecchi,  ambigui segnali? Questa la lettera: Gentile Direttore,   il Comitato permanente Antifascista contro il terrorismo per la difesa dell’Ordine Repubblicano, nella ricorrenza del 43° anniversario della strage di piazza Fontana ha promosso una serie di iniziative per ricordare il 12 dicembre 1969. E’ stata nostra premura comunicare il dettagliato programma delle manifestazioni concordate con l’Associazione Familiari delle Vittime di Piazza Fontana, a tutti gli organi di informazione. Ma abbiamo notato, a malincuore, una scarsa attenzione della stampa alle iniziative che il Comitato Permanente Antifascista quest’anno, come sempre, da 43 anni organizza per il 12 dicembre e al prezioso lavoro dei familiari che hanno promosso una serie di incontri con gli studenti delle Scuole medie Superiori di Milano e Provincia. Lavoro fruttuoso culminato nell’intervento di uno studente di una scuola media superiore di Milano, nel corso della manifestazione centrale svoltasi in piazza Fontana nel pomeriggio del 12 dicembre, dopo la posa delle corone. Siamo veramente preoccupati per il silenzio che col passare del tempo cala sulla terribile stagione delle trame neofasciste, sulle connivenze dei servizi deviati dello Stato, sui depistaggi, sulle coperture internazionali, fatti sui quali, nonostante l’impegno di onesti e scrupolosi magistrati, giustizia non è stata fatta. Abbiamo un compito ben preciso, quello della memoria: quanto accaduto 43 anni fa deve diventare parte della consapevolezza storica del Paese e dell’intera nostra città, non soltanto delle nuove generazioni ma anche dei tanti, dei troppi che hanno dimenticato. Per questo riteniamo che la stampa possa svolgere un ruolo molto importante nel tener viva la memoria dei gravi rischi che la democrazia italiana ha corso negli ultimi decenni, se non vogliamo che la storia si ripeta. Nel ringraziarLa per l’attenzione, porgiamo cordiali saluti. Roberto Cenati, Presidente Comitato Permanente Antifascista Carlo Arnoldi, Presidente Associazione Familiari Vittime di Piazza Fontana
       
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