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Rolling Stone deve vivere. E la sua redazione anche


RollingStoneItalia-Aprile2008Dieci giornalisti e 15 impiegati spintonati fuori dall'azienda da parte di un editore che, strappando petalo dopo petalo al suo fiore, è rimasto con due, soltanto due, testate. E che belle riviste aveva la Quadratum, da Historia alla Cucina Italiana, a Rolling Stone. Quest'ultima Lapo - un nome che non porta bene all'editoria italiana - Niccolini la pubblicava su licenza dalla casa madre americana. Ma a differenza che in altri Paesi la Rolling Stone italiana non era una mera replica. Grazie ad una redazione striminzita ma competente ed appassionata era un prodotto con apporti originali e tagliati sul pubblico italiano. Che difatti le era (è?) affezionatissimo: un milione le pagine lette dell'edizione RS online. Che farà ora il nuovo licenziatario, Luciano Bernardini De Pace? La trattativa è appena cominciata e noi auguriamo ai colleghi di "farcela", salvaguardando l'occupazione e rimettendo il prima possibile in pista una rivista molto amata. Glielo augurano, lo sappiamo dai post sconsolati, anche i lettori. A seguire il comunicato del Comitato di Redazione: "Venticinque posti a rischio all’Editrice Quadratum. Praticamente, la metà del personale impiegato nell’azienda editoriale di piazza Aspromonte. Questo il tragico numero di esuberi dichiarato il 9 aprile u.s. alle rappresentanze sindacali dall’AD Giancarlo Ferreri e dal Responsabile del Personale Massimo Lista. Uno stato di crisi che coinvolge giornalisti e grafici editoriali, presentato a seguito del mancato rinnovo della licenza di Rolling Stone Italia da parte di Quadratum. I lavoratori di Editrice Quadratum (giornalisti e grafici editoriali) contestano in modo netto il documento dell’azienda, stigmatizzando il comportamento presuntuoso e incapace nella gestione del delicato (mancato) rinnovo della licenza di RS da parte dell’Editore Lapo Niccolini e dell’Ad Giancarlo Ferreri. Un comportamento, dunque, palesemente irresponsabile che non ha tenuto conto dei lavoratori, e che oggi fa ricadere proprio sulle loro teste scelte imprenditoriali sbagliate che si protraggono ormai da troppo tempo. Ricordiamo che la Quadratum negli ultimi anni si è “bruciata” praticamente tutte le testate che aveva in portafoglio: Historia, Consigli Pratici, Il Codice della Cucina Italiana, Stop, Io cucino,Weekend Viaggi, Viaggi e Sapori, VS, Vera Magazine e, ultima fuoriuscita, La Cucina Italiana, storica “corazzata” aziendale, venduta alla Condé Nast lo scorso anno. Oggi la “casa editrice di medie dimensioni”, come ama definirsi l’Azienda, è rimasta con Intimità e Love Story. Le rappresentanze sindacali e l’assemblea dei lavoratori si domandano quali siano le reali intenzioni dell’azienda: forse prepararsi a dismettere anche le ultime testate rimaste? Cdr e RSU, in attesa del confronto sindacale ai rispettivi tavoli nazionali, hanno proclamato lo stato di agitazione con azioni che verranno decise e comunicate a tempo debito." Il CDR
       
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