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Rcs: oggi si riunisce il ’patto di sindacato’, dopo il presunto insider trading in Borsa
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MILANO (MF-DJ)–Nel giorno della riunione del patto di sindacato, Rcs scambia in nero a piazza Affari, dove guadagna il 4,42% a 1,608 euro/azione. Un valore che resta significativamente superiore rispetto a quelli di fine agosto, quando i corsi avevano iniziato a infiammarsi improvvisamente e senza una apparente ragione. In gran parte, quelli che la Consob aveva archiviato in maniera sbrigativa come ‘operazioni di day trading’ erano in realtà acquisti effettuati dall’imprenditore marchigiano Diego Della Valle, che si è portato all’8,7% dal 4,9% precedente. Il patron di Tod’s ha le mani libere per incrementare la propria posizione, essendo uscito dal patto qualche mese fa con l’assenso unanime dei soci di blocco. Ora è il secondo socio, alle spalle di Giuseppe Rotelli che controlla il 16% della storica casa editrice milanese. La riunione odierna dei pattisti di via Solferino rappresenterà la prima occasione per conoscere da vicino Pietro Scott Jovane, l’ex numero uno di Microsoft Italia che è stato chiamato a guidare Rcs e a rilanciarne il primato. Scott Jovane sta lavorando proprio in queste settimane al nuovo piano industriale, che dovrebbe vedere la luce entro fine anno e che potrebbe prevedere anche un’operazione di rafforzamento patrimoniale. Considerato il flottante piuttosto esiguo, l’unica possibilità che l’assetto delle partecipazioni possa cambiare nei prossimi mesi è legato alla possibilità che qualcuno dei soci di blocco decida di cedere la propria partecipazione. In questo caso, le regole impongono che le quote debbano essere offerte prima di tutto agli altri pattisti, a un prezzo calcolato sulla media delle chiusure borsistiche dei sei mesi precedenti. In questo senso, l’unica operazione in uscita nei prossimi mesi potrebbe essere quella del 5% in carico a FinSoe, eredità del gruppo FonSai che è da poco passato sotto il controllo di Unipol. Proprio ieri, parlando a margine dell’Insurance day di Mf/Milano Finanza, l’a.d. di Unipol Carlo Cimbri aveva preso tempo, spiegando che tutte le decisioni in merito alla quota Rcs saranno prese a suo tempo. Nel frattempo, la compagnia bolognese gioca a carte coperte e per l’odierna riunione del patto ha deciso di non designare alcun rappresentante, disertando di fatto l’incontro.