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Rcs, lunedì si riunisce il Patto di sindacato, martedì il Cda di Mediobanca


ROMA (MF-DJ) – Lunedì 8 aprile riunione del patto di sindacato Rcs, martedi, alle 15, riunione del cda di Mediobanca, a valle del comitato parti correlate - come prevede lo statuto sulle decisioni relative agli aumenti delle partecipazioni strategiche. Sono queste, secondo quanto scrive Il Messaggero, le riunioni fissate in vista del termine di venerdì 12 aprile entro il quale Rcs ha richiesto ai soci del patto un impegno formale sulla sottoscrizione dell’aumento di capitale fino a 600 mln, di cui 400 mln entro luglio. La riunione del patto di sindacato, prosegue il giornale, servirà per fare il punto sull’atteggiamento di ciascuno rispetto alla ricapitalizzazione: le posizioni allo stato sono differenziate, anche se alla fine quasi tutti dovrebbero aderire. Non sottoscrivendo, infatti, ci sarebbe una svalutazione della quota stimata intorno al 90%. Se giorno dopo giorno si sta trovando una sempre maggior convergenza d’interessi attorno al doppio aumento di capitale - i grandi soci quali Mediobanca, Fiat, Intesa e Pirelli sono pronti a sottoscrivere - non è da escludere che al momento dell’assemblea, in agenda tra 16 e il 24 maggio, ci sia il redde rationem. Infatti, scrive MF, il vero problema di Rcs è che da anni, o meglio dalla stagione del commissariamento, manca un azionista di riferimento. Un pivot che possa assumersi la responsabilità diretta della gestione. Un soggetto che conosca la materia. Insomma, per dirla alla Ben Ammar, “un editore puro”. Ô per questa ragione, cui si aggiunge il fatto che lo stesso Jovane non ha esperienze precedenti nel business editoriale, che da più parti si dice sia giunto il momento di “cambiare passo”, di “modificare lo status quo”. Adesso questo mantra sembra stia facendo breccia all’interno del patto che controlla il 58% (a cui va aggiunto un altro 2% non sindacato). Uno zoccolo duro di azionisti chiamato nei prossimi mesi un’operazione di rafforzamento patrimoniale di almeno 600 mln per sanare i conti del gruppo di via Rizzoli e per garantire la liquidità necessaria a sostenere gli investimenti del piano triennale elaborato dall’a.d. Pietro Scott Jovane.
       
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