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Rcs, accordo con le banche sul rifinanziamento del debito


Firmato l’accordo tra Rcs e la banche creditrici per il rifinanziamento del debito da 352 milioni. Ad annunciarlo una nota del 16 giugno del gruppo editoriale nella quale si specifica che i termini e le condizioni sono quelli già comunicati il 18 maggio scorso e “si ribadisce che non sono previsti impegni o vincoli di alcun genere riguardanti l’esercizio della delega deliberata lo scorso 16 dicembre al Cda, della facoltà di aumentare, in via scindibile, il capitale sociale fino a 200 milioni entro il 30 giugno 2017″. Inoltre, non sono previsti obblighi di dismissione da parte della società. Nel nuovo contratto, spiega Ansa, dovrebbe essere al 25% la soglia del ‘change of control’, la clausola che fa scattare la facoltà delle banche di chiedere la restituzione del finanziamento. La soglia è nel dettaglio quella che fa scattare in Rcs un’opa in automatico. Nel precedente accordo era invece legata al cambio del primo azionista, indipendentemente dalla sua quota. Sul fronte delle offerte per il controllo del gruppo, oggi è prevista l’assemblea del Cda di Rcs per esprimere il proprio parere sull’Opa lanciata da International Media Holding, che vede la partecipazione di Investindustrial di Andrea Bonomi, in cordata con 4 soci storici: Deigo Della Valle, Pirelli, Medibanca e Unipol. Sempre oggi scade il termine entro il quale Urbano Cairo può modificare la sua offerta. Ieri pomeriggio l’editore di La7 ha avuto un vertice fiume con gli advisor cominciato nel primo pomeriggio nello studio legale BonelliErede. Alla riunione ha partecipato per un’ora anche il presidente di Banca Imi Gaetano Miccichè, che non ha voluto svelare le carte – “non dico una parola” – si è limitato a dire.
       
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