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Processo Ruby, 810mila euro da Berlusconi a cronista Mediaset ‘penalizzata’ nella carriera


(ANSA) - MILANO, 15 MAR - Bonifici per un totale di 810.000 euro in due anni, una macchina Audi e attualmente 2.500 euro al mese da oltre un anno. E’ quanto Silvia Trevaini, giornalista di Mediaset, ha ricevuto e riceve tutt’ora da Silvio Berlusconi. Lo ha spiegato la stessa giovane cronista, che dall’azienda riceve uno stipendio “di 2.500-3.000 al mese”, testimoniando al processo sul caso Ruby a carico di Fede, Mora e Minetti. Al pm che le ha chiesto a che titolo riceva “l’extra stipendio”, lei ha spiegato che la sua carriera è stata penalizzata. Silvia Trevaini, 29 anni e con “un contratto a tempo indeterminato per il sito di Tgcom24″, testimoniando davanti ai giudici della quinta sezione penale di Milano (presidente del collegio Annamaria Gatto) e rispondendo alle domande del pm Antonio Sangermano, ha descritto le cene di Arcore come serate in cui “si parlava di attualità, di quello che succedeva in Italia, di fatti di cronaca e dove ci si confrontava”. La ragazza, che ha raccontato di aver conosciuto Berlusconi nel 2006 “nella piazzetta di Porto Rotondo”, era già stata sentita nel processo sul caso Ruby a carico di Berlusconi. In quell’occasione, però, il pm le aveva contestato solo bonifici per 440 mila euro, mentre oggi la cifra è quasi raddoppiata: è la ragazza che, da quanto è emerso dai procedimenti, ha ricevuto di più dall’ex premier. La giovane ha ricevuto 290 mila euro nel 2007 dall’ex premier “per l’acquisto di una casa a ‘Milano due’”, un bonifico da 400 mila euro nel 2009 “come integrazione per l’acquisto di una casa in piazza Santo Stefano, mentre la prima l’ho venduta”. E sempre nel 2009 due bonifici da 40 mila e 80 mila euro, più una macchina Audi. Un totale di 810 mila euro. La cronista ha poi spiegato di ricevere dall’ex premier un bonifico da 2500 euro al mese, mentre per il suo lavoro prende “tra i 2500 e i 3000 euro al mese”. Il pm le ha chiesto: “Perché prende questo ‘extra-stipendio’?”. E lei: “Come risarcimento della nostra immagine, come ha detto il Presidente”. E il pm: “Ma lei non ha perso il lavoro?”. Trevaini: “Ma ho avuto dei danni in azienda alla mia immagine, perché già per una donna è difficile fare carriera, poi la mia carriera è stata penalizzata, ha subito un ‘arresto’”. E ancora: “Ci sono state ricadute lavorative su mio padre e su mio fratello, che hanno perso occasioni di lavoro, e mio padre, che lavora nel settore della costruzioni, ha subito molti controlli fiscali”. La ragazza, inoltre, ha spiegato che Melania Tumini, la cosiddetta ‘teste-chiave’ della Procura nel caso Ruby, quando partecipò a una cena ad Arcore nel settembre 2010 era “a suo agio, non era imbarazzata”. Trevaini ha raccontato anche di aver visto ballare Nicole Minetti “tipo Bagaglino, con costumi di scena, corpetti e gonnellini”. E il giudice Gatto: “Ma lei cosa ha pensato nel vedere un consigliere regionale che ballava così?”. La ragazza: “Penso quello che hanno pensato quelli che l’hanno vista sfilare qualche mese fa e poi ognuno è libero di fare ciò che vuole”. (ANSA).
       
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