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Per Stefanini tutti sotto l'ambasciata turca
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"Quanto sta accadendo in Turchia contro i giornalisti e i fotoreporter è inconcepibile". Lo affermano la Federazione della stampa italiana e le Federazioni europea ed internazionale dei giornalisti. In tutte le capitali europee si svolgono manifestazioni per la libertà di espressione e contro le gravissime violenze che il governo di Erdogan ha scatenato contro pacifici manifestanti e contro giornalisti, fra cui il collega Daniele Stefanini, che facevano soltanto il proprio dovere di sentinelle dei diritti e testimoni della verità. Nuova Informazione aderisce anche al sit-in di protesta che si terrà dopodomani, giovedì 20 giugno dalle ore 18 alle 20, davanti alla sede dell'Ambasciata turca (via Palestro 28, Roma). E questo avviene, è amaro notare, solo una settimana dopo un analogo sit-in davanti all'Ambasciata greca di via Mercadante, per protestare contro la chiusura della televisione pubblica Ert. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana "condanna senza riserve le azioni di repressione in corso e le violenze e gli arresti dei giornalisti". La Fnsi, prosegue il comunicato, "esprime piena solidarietà ai colleghi sottoposti a stato di fermo o arrestati solo perché "sorpresi" a fare semplicemente il loro dovere professionale di testimoni di verità, per fornire ai cittadini e al mondo notizie di pubblico interesse senza contaminazioni della propaganda di parte, di qualsiasi parte". In particolare la Fnsi "esprime una vibrata protesta per il fermo del fotoreporter italiano Daniele Stefanini - uno dei reporter testimoni non colpevole di alcun reato di fronte al diritto comune e a quello internazionale - ferito e fermato dalle forze di polizia turche a Istanbul. Al Governo italiano, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana chiede un intervento autorevole presso lo Stato turco sia per il rilascio del collega sia per l'apertura di un filone di trattamento umanitario verso i manifestanti feriti, sia per invocare la liberazione di tutti i giornalisti arrestati al solo scopo di impedirne il loro lavoro al servizio del pubblico". Con la Federazione internazionale e europea dei giornalisti (Ifj e Efj), la Fnsi "sostiene il diritto degli operatori dell'informazione e dei cittadini alla libertà di espressione e di manifestazione pacifica. Di conseguenza sollecita le autorità italiane e la comunità internazionale ad adottare azioni immediate perché sia fermata l'escalation della repressione in corso in Turchia, in violazione di tutti gli accordi a tutela dei diritti umani". La Fnsi - infine - "sostiene con forza l'attività sindacale, professionale e civile dei colleghi del Turkiye Gazeteciler Sendikasi (Tgs) e le ulteriori iniziative che Ifj e Efj vorranno intraprendere, a cominciare dal vertice pubblico di settore che si terrà a Bruxelles giovedì prossimo. Sempre giovedì 20 giugno, nel pomeriggio, la Fnsi terrà un incontro con la Stampa davanti all'Ambasciata turca a Roma, alla quale è invitato anche l'associazionismo democratico. Già è pervenuta l'adesione di Articolo21. Altre registrazioni potranno essere fatte presso la sede federale di Corso Vittorio Emanuele 349 (06680081 o email segreteria.fnsi@fnsi.it)".