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Ordine riformato: primo sì


La commissione cultura della Camera ha approvato oggi 8 febbraio la proposta di riforma dell'Ordine dei giornalisti. All’unanimità, il che è un buon viatico - anche se dopo tre anni d’attesa – per i successivi passaggi a cui il progetto di legge dovrà sottostare. In estrema sintesi ed in tre punti:  1) il nuovo Consiglio nazionale dell’Odg sarà composto da 90 consiglieri (60 professionisti e 30 pubblicisti) rispetto ai 150 di oggi.  2) nel giurì che valuterà i reati deontologici, oltre ai rappresentanti dell'Ordine e dell'Autorità, entrerà anche un  rappresentante della Fieg.  3) l'iter comunque non sarà rapidissimo perché siamo alla prima tappa d’un percorso ad ostacoli fatto di diversi pareri ministeriali. Tuttavia è cosa degna di festeggiamenti... Quindi, in attesa d’un comunicato ufficiale dell’Odg nazionale, leggiamoci il commento che il primo firmatario del provvedimento, l’ "apista” Pino Pisicchio, ha affidato all’Ansa:  “Si tratta  di un evento importante sia per il contenuto, che snellisce, qualifica ed ammoderna le modalità di accesso alla professione, i profili ordinistici di autogoverno e il rapporto con il lettorato, sia dal punto di vista procedurale, perché si muove nella logica della concertazione tra potere legislativo e Ordine dei giornalisti.”
       
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