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Oggi con Piero, quindi anche con Liliana


Ricordiamo che stasera, assieme alla presidenza del Consiglio comunale di Milano e a Radiopopolare, "chiacchiereremo" con Piero Scaramucci, che fisicamente se n'è andato, ma vigila su di noi. C'è ancora tempo per iscriversi (ore 21 Sala Alessi; in calce le modalità già inviate nel nostro newsgroup). E siccome i tempi sono bui l'appello alla vigilanza, che sempre Piero ci rivolgeva, ci condurrà anche alla precedente manifestazione a protezione di Liliana Segre (ore 18.30, Binario 21). "Chi ha conosciuto Piero, chi conosce Liliana comprenderà il senso profondo che li unisce" - scrive Danilo De Biasio - "La senatrice da ragazzina è stata venduta dai fascisti per diventare una schiava del campo di sterminio di Auschwitz. Salvata dal caso, non per merito, come ama ripetere, ha passato il resto della sua vita a ricostruire un equilibrio, concentrandosi sull’amore per i suoi cari. Una volta diventata nonna Liliana Segre ha deciso di raccontare l’orrore di Auschwitz. "Chiunque abbia avuto il piacere di ascoltarla – e guardarla negli occhi – sa che raggiunge il grado zero della narrazione: mai un particolare truculento, una descrizione pietistica, una parola d’odio. Io non odio – ripete – ma non chiedetemi di perdonare. È questa sua capacità disarmante di raccontare l’indicibile che manda in bestia i fascisti, sia quelli con le svastiche tatuate invitati nei salotti televisivi, sia gli imprenditori della paura mascherati da politici, sia i giornalisti che alimentano il rancore per poi millantare una solidarietà ipocrita a Liliana Segre. Non è un caso che la Commissione contro l’odio – al di là della sua efficacia – sia stato il detonatore, con quei ripugnanti senatori dello schieramento di destra immobili nel negare l’applauso a questa sopravvissuta ai lager". Quindi Danilo De Biasio, ricordando che "chi fa il nostro mestiere ha un’enorme responsabilità per ciò che sta succedendo...", segnala come il linguaggio sia un elemento comune alle due iniziative. E lo racconta attraverso questo aneddoto: "A Radio Popolare ai tempi del governo Berlusconi-Fini era nata una discussione sulla discriminante antifascista e ricordo che Piero stupì molti per la sua apparente freddezza sul tema. La spiegazione fu una lezione: Non è perché un ex missino come Fini va al governo che dobbiamo rispolverare l’antifascismo. I comportamenti fascisti – disse Scaramucci – vanno contrastati sempre, chiunque ne sia l’autore. Non badate alle etichette" E ne tira le conclusioni: Applicate quel ragionamento oggi: la destra a trazione leghista si fa scudo con i termini come sovranismo e populismo ma nei fatti accetta e sponsorizza atteggiamenti fascisti". Per partecipare al ricordo di Piero occorre iscriversi sul sito del Comune a questo link (dopo aver creato, se già non la si ha; una user d'accesso). https://login.comune.milano.it/pkmsvouchfor?milano&https://web.comune.milano.it/dseserver/sso/sso_login.nsf/redir.html?ReadForm&url=/webcity/salaales.nsf/accredito?OpenForm&codEvento=DREA-BHFG5X https://www.fnsi.it/in-ricordo-di-piero-scaramucci-lunedi-11-novembre-iniziativa-a-milano https://www.articolo21.org/2019/11/lunedi-milano-si-mobilita-per-liliana-segre-ladesione-di-art-21-che-la-sera-ricordera-piero-scaramucci/ http://www.nuovainformazione.it/senza-categoria/nella-storia-di-piero-le-radici-di-nuova-informazione/
       
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