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Natale amaro in casa Rcs
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Si preannuncia un Natale amaro in via Rizzoli 8, a Crescenzago. Prosegue la mobilitazione dei colleghi di Rcs Mediagroup contro l'avanzata del piano di ristrutturazione disegnato dal nuovo amministratore delegato, Pietro Scott Jovane. Oggi si è tenuto un nuovo appuntamento di protesta, con presidi agli ingressi ed un'assemblea molto affollata di quasi 500 persone, in sala mensa. Non in cortile, com'era previsto, perchè l'azienda non ne aveva concesso l'agibilità... Presenti giornalisti di tutte le testate con le proprie rappresentanze sindacali, tecnici ed impiegati, due fiduciari del Corriere della Sera che han preso la parola assieme ad altri rappresentanti di giornalisti e lavoratori del gruppo (Rsu di Rcs periodici, pubblicità, enti centrali, Rcs libri, Rsa di Trovolavoro). Ulteriori iniziative seguiranno, poiché la proprietà continua ad evitare il confronto. Alla richiesta del Cdr l'ex "capo" di Microsoft Italia infatti non ha risposto, mentre la data della presentazione del piano, il 19 dicembre, si avvicina pericolosamente. Questo il comunicato uscito dall'assemblea: (nelle foto, due momenti della mobilitazione di oggi. In alto, uno dei presidi all'ingresso di Rcs. A fianco, l'assemblea in sala mensa) RCS MEDIAGROUP: ASSEMBLEA GENERALE CONGIUNTA DI GIORNALISTI, IMPIEGATI e TECNICI DI VIA RIZZOLI NO AI TAGLI, SI’ ALLO SVILUPPO Una prima iniziativa unitaria per difendere la storia e il valore di una grande casa editrice e per rilanciare con forza la richiesta all’amministratore delegato Pietro Scott Jovane e agli azionisti tutti di un piano industriale che parta dallo sviluppo delle attività editoriali e faccia leva sull’enorme patrimonio di professionalità e competenze di cui dispone. I giornalisti dei Periodici di Rcs Mediagroup, dopo lo sciopero del 12 novembre scorso, hanno convocato un’assemblea generale congiunta con gli impiegati e i tecnici dell’intera Divisione, della Pubblicità, degli Enti centrali e di Rcs Libri per domani, mercoledì 5 dicembre, alle ore 10.30, nella sede di via Rizzoli 8. E’ la prima volta che i dipendenti del sito di via Rizzoli si riuniscono insieme in assemblea. E' il segno inequivocabile di una consapevolezza nuova e diffusa: tutti i comparti della casa editrice stanno pagando da troppo tempo, e senza alcun orizzonte credibile, gli effetti devastanti di investimenti sbagliati e di scelte manageriali di matrice esclusivamente finanziaria. Scelte con cui si è cercato di coprire l’assenza di una visione industriale complessiva e di prospettiva capace di fronteggiare la crisi. E’ arrivato il momento di chiamare l’azienda e gli azionisti alla responsabilità del ruolo che ricoprono nel panorama editoriale. Non è più il tempo di ristrutturazioni senza futuro. Serve discontinuità con il passato, puntando su progetti realmente innovativi, nella certezza che la diversificazione di un’offerta editoriale di qualità sia ancora un elemento strategico in grado di generare valore per l’impresa.