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Libera moda in libera stampa


Solo giornalisti preparati e gelosi della loro autonomia dai poteri forti possono resistere a lusinghe e pressioni provenienti dai potentati politici, economici, editoriali. La libertà dell’informazione non è un dato acquisito per sempre, ma persino in un mondo complesso come quello della moda si può garantire correttezza e rispetto dei lettori. E’ quanto è emerso nell’incontro fra lo stilista Martino Midali e i giornalisti Lucia Serlenga e Luca Testoni, che davanti a un folto pubblico hanno indicato con competenza e serietà le strade di un’informazione libera e priva di condizionamenti. Le ragioni dell’esistenza dell’Ordine, l’imperativo di rispettare la sostanziale verità dei fatti, hanno ricevuto una forte conferma anche dal risultato del primo dei due incontri sponsorizzati dal Cnog al Festivaletteratura, quello con Luca Severgnini e Maria Venturi, protagonisti indiscussi con le loro rubriche del dialogo con i lettori. Nella Posta del cuore così come nelle rubriche Italians o nel blog di Severgnini è possibile trovare la sintonia fra giornalisti e lettori che dovrebbe essere la strada maestra di un giornalismo al servizio dei cittadini e non dei Palazzi. Si chiude con un bilancio positivo il secondo anni di presenza al Festival di un Ordine che vuole essere strumento di formazione permanente dei giornalisti. “Ci auguriamo di essere qui ancora più incisivamente in futuro”, hanno ribadito la consigliera Gegia Celotti, della Commissione Cultura e il segretario del Consiglio nazionale Giancarlo Ghirra nel presentare le due manifestazioni, ricche di spunti interessanti anche per la cronaca. Notevoli, in particolare, i passaggi di Martino Midali sulla possibilità di utilizzare questo momento di crisi economica e sociale del Paese per aprire nuove prospettive di crescita imprenditoriale ma anche culturale e di costume. (Ansa)
       
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