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Lavoro autonomo: insediata la Clan. Eletti i rappresentanti in commissione contratto


Inclusione, orgoglio, responsabilità, tradurre in realtà la riforma, guardare al tavolo sull'equo compenso con molte speranze... La sensazione è che, dopo anni di estenuante e meticoloso lavoro preparatorio, si sia davvero aperta una nuova stagione per l'attività sindacale e la tutela del lavoro autonomo. Ieri a Roma, nella sede della Fnsi, si è tenuta l'assemblea nazionale dei lavoratori autonomi e l'insediamento della Clan, la Commissione lavoro autonomo nazionale. È lo stesso presidente della Clan, il piacentino Mattia Motta (segretario generale aggiunto della Fnsi), a trasmettere questo importante e reale passo avanti nella sua relazione iniziale. «Si apre una fase nuova di rappresentanza per i giornalisti non dipendenti nel segno dell'inclusione e della responsabilità», ha dichiarato. «È importante sostenere sui territori le colleghe e i colleghi che si stanno organizzando in coordinamenti che fanno riferimento alle Associazioni territoriali di Stampa e alle commissioni regionali del lavoro autonomo. Denunciare il falso lavoro autonomo che inquina l'informazione in Italia attraverso organizzazione, mobilitazione e, se necessario, conflitto è la prospettiva per passare dalla protesta alla proposta, dalla resistenza al progetto». L'assemblea nazionale ha votato i tre rappresentanti dei free lance nella Commissione contratto (eletti il nostro Beppe Ceccato, la napoletana Roberta De Maddi e l'aostano Alessandro Mano). Rieletto coordinatore della Clan il triestino Maurizio Bekar, memoria storica della Clan. Proprio Bekar ha riaffermato la strada che la commissione ha davanti a sé: «Si è lavorato sempre al di là di steccati e appartenenze e il risultato di questo lungo e faticoso lavoro è proprio il frutto di un percorso fatto insieme. Il nostro compito, oggi, come Clan, è quello di tradurre in realtà la riforma».
       
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