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La Francia alla Ue: “Tassiamo i giganti del web”


(TMNews) La Francia sta cercando di coalizzare i paesi dell’Unione attorno ad una proposta di regolamentazione delle società internet e digitali, che punta ad imporre una tassazione sugli utili realizzati nel Vecchio Continente i cui proventi verrebbero suddivisi tra i vari Paesi. Lo riporta il Financial Times, citando i documenti elaborati dalla ministra francese per l’economia digitale, Fleur Pellerin, che del resto da tempo non nasconde questi propositi. Ha organizzato un vertice con i suoi collegi la settimana prossima, allo scopo di di portare una proposta nero su bianco al Consiglio dei capi di Stato e di governo dell’Ue di fine ottobre. L’idea è legare la tassazione al luogo in cui vengono effettivamente realizzati gli utili, e secondo il quotidiano la Pellerin punta anche a rivedere il sistema dell’Iva su questo segmento. Da anni, specialmente in Europa, si polemizza per le complesse architetture fiscali che molti giganti del web – da Amazon a Google, a Facebook o e-Bay – hanno messo in piedi per minimizzare le tasse che pagano rispetto ai fatturati plurimiliardari che realizzano. Meccanismi spesso basati sull’impianto di una sede fiscale di comodo in giurisdizioni che offrono regimi di vantaggio, come il Lussemburgo o l’Irlanda. Ma con la crisi globale, la recessione, i cali di gettito fiscale di questi anni e la pressante necessità di risanare i conti in molti paesi, queste polemiche si sono esacerbate, e non solo in Francia, anche in Stati che si declamano “business friendly” come la Gran Bretagna. Il premier David Cameron ha fatto un cavallo di battaglia il principio di fare pagare le tasse ai giganti internet. Secondo la ministra francese le società interessate non sono certo entusiaste della prospettiva di vedersi imporre più tasse. “Ma sono favorevoli a collaborare per rispettare le regole. La cosa che più le disturba è l’incertezza”.
       
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