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La cruna dell'AGO, ancora troppo stretta per i freelance


di Andrea Leone Si chiama AGO, ed è la novità più significativa e a mio parere più interessante emersa con la presentazione della nuova Casagit 2 tenutasi questa sera al Circolo della Stampa a Milano. AGO è l'acronimo di Assistenza, Gestione e Orientamento: il punto cardine, l'assistenza, è basato su un accordo con Axa, compagnia assicurativa francese specializzata in sanità. In pratica si tratta di un numero verde, valido in Italia, e uno a pagamento, valido dall'estero, cui ci si può rivolgere per una serie di servizi, simili a quelli tanto per fare un esempio di Europ Assistance. Consulenza medica telefonica, invio di assistenza medica e infermieristica, ricongiungimento con familiari in caso di necessità rientro dall'estero con assistenza sanitaria. A costo zero per tutti gli assistiti della Casagit. La gestione e l'orientamento sono un più approfondito colloquio con i soci nella fase in cui si scelgono strutture, medici e terapie. Di questo fa parte il preventivo di quanto verrà rimborsato, in modo che l'assistito sia consapevole di quello che rimarrà a suo carico.  Tutto questo abbiamo detto, vale per tutti e sarà operativo da giugno. A settembre partirà invece la nuova Casagit 2, per ora riservata ai non contrattualizzati, divisa in tre diverse fasce, A, B, e C. I costi, per tutte le fasce, saranno crescenti con l'aumento dell'età anagrafica dell'iscritto. Sul sito di Casagit trovate le cifre esatte, ma in media sono 300 euro l'anno per la A, 600 per la B e 1.500 per la C. Si tratta di tariffe valide anche per i familiari dei soci aventi diritto. Per la A le prestazioni previste sono AGO, l'accesso alle strutture convenzionate Casagit con i prezzi fissati dalla Cassa, il rimborso dei ticket per prestazioni erogate dal SSN, 50 euro di rimborso per prestazioni di prevenzione odontoiatrica, 150 euro nel triennio per lenti da vista, assistenza ai disabili e riabilitazione. Per la B si aggiungono il rimborso di un impianto odontoiatrico l'anno e di metà di una corona l'anno e 2000 euro di rimborso per cure oncologiche. Per la C le prestazioni sono le stesse di Casagit 1, ma con un tetto annuale in molte voci.  Per tutti e tre i tipi di soci inoltre ci sarà una diaria in caso di ricovero pari a 70 euro al giorno, per un periodo massimo legato al grado di gravità dell'intervento sulla base della "classifica" stilata nell'ambito dei DRG. Questa diaria assumerà la forma di un rimborso per prestazioni accessorie al ricovero, altrimenti sarebbe tassabile. Scusate lo schematismo, ma non ho sottomano i documenti ufficiali, che saranno comunque pubblicati sul prossimo numero di Casagit Notizie, in arrivo nelle vostre caselle postali. Il mio parere è che si tratti di un passo avanti, ma mi resta una perplessità di fondo sul successo che otterrà la nuova Casagit 2. La diaria rischia di essere percepita male, proprio perché condizionata. È cosa, secondo me, diversa da quanto si aspettavano i freelance. Le prestazioni, soprattuto per A, sono molto modeste.  Per valorizzare la nuova proposta bisognerà insistere sui servizi e sulla possibilità di accedere alle strutture convenzionate, oltre al fatto che si tratta di un entry level a costi bassi che non pregiudica il diritto di accedere ai diversi, migliori, livelli di assistenza. Due caratteristiche presenti (a parte il costo basso) anche nella vecchia offerta, ma che certamente non erano state valorizzate a sufficienza. Il breakeven per la sussistenza di Casagit 2 è 1.000 iscritti. Loro speriamo che se la cavano. E così di noi.  Andrea      
       
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