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Isotta, una donna


E' morta a 81 anni la collega Isotta Gaeta. Dopo trent'anni di incontri, progetti e divisioni ci sembra che la sua vita sia stata più complessa di quanto le commemorazioni ufficiali (ineluttabilmente) rammentino.  Per quel che serve, con uno sguardo "interno" al nostro comune essere donne, ma esterno rispetto alle irrigidite identità di componente, vorremmo aggiungere qualcosa. Parlando a nome di molte e di molti. Riandando indietro sino agli anni Settanta quando fra organizzazioni femminili, politiche e sindacali ancora non erano nati (troppi) distinguo. Ciao Isotta, un saluto affettuoso da donne a donna, da militanti a militante, in nome della condivisa passione civile che ha contrassegnato l'intera tua vita: personale, professionale, politica. Molti ricordano il tuo impegno nella Resistenza, nelle istituzioni di categoria, nella tua componente sindacale. Vorremmo aggiungere altri tasselli alla memoria condivisa e ricordare sia il tuo impegno nell'Udi e nelle reti internazionali delle donne, europea e del Mediterraneo, sia le battaglie di nuova resistenza entro la fondazione Roberto Franceschi o per la dignità dei carcerati. La tua eredità in verità sta proprio nella testimonianza che il "come" viene sempre prima del "cosa" e che con spirito giovane e carattere indomito - inteso secondo la lectio di Sandro Pertini - si può scalare qualsiasi montagna. Una testimonianza preziosa in particolare nei tempi che stiamo vivendo. Ciao Isotta, a nome delle "ragazze di Milano".
Marina Cosi
 
 
 
 
       
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