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Indagine sulle giornaliste equilibriste
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Non solo è freelance, ma pure donna… : giornalista, freelance e donna, in un Paese tutt’altro che noto per il suo welfare e che per giunta sta annaspando per non cadere in acque greche. Per sapere come stanno le cose e come le interpretano le dirette interessate – premessa fondamentale per organizzare la reazione o almeno la resistenza – Nuova Informazione ha lanciato in questi giorni un questionario, grazie all’impegno di uno dei suoi gruppi di lavoro, il “gruppo formazione”. L’indagine ha per titolo “Donne freelance: la famiglia è un lusso?” e, nei nostri progetti, dovrebbe rappresentare l’avvio di una ricerca più ampia sulle/per le colleghe libere professioniste. Il punto di partenza è la constatazione – ovvia ma non scontata e dunque da ribadire sempre – che, ancora una volta, in questo momento di profonda trasformazione della società, il mercato del lavoro, la politica dell’occupazione e le stesse politiche di welfare presentano criticità che pesano soprattutto sulle donne. Il nostro obiettivo è stimolare gli organi istituzionali – della nostra professione, ma non solo – a trovare fattive soluzioni ai problemi che l’esito dell’indagine indicherà come i più sentiti dalle colleghe, al fine di riequilibrare (almeno in parte, e sarebbe già molto!) lo scompenso che oggi grava sul lavoro femminile, specie quello non contrattualizzato. Tutto il lavoro femminile è sotto schiaffo, ma quello non dipendente lo ancor più: spesso foglie al vento senza garanzie, vittime di ricatti economici dell’editore e delle tensioni nelle redazioni. Per questo abbiamo deciso di partire, col primo questionario sul welfare, ascoltando la parte più debole della nostra categoria: le colleghe freelance. E’ un inizio. La nostra speranza è che le colleghe, ed i colleghi, ci inducano col loro sostegno a proseguire l’indagine in altri ambiti del lavoro autonomo: compensi, contratti, garanzie… Di donne e anche uomini. Chi, avendone le caratteristiche (giornalista + donna + freelance) volesse partecipare, può segnalare la propria mail o quella di colleghe interessate all’indirizzo nuovainformazione2@gmail.com. Tutte le risposte resteranno ASSOLUTAMENTE anonime. Per maggiori informazioni, potete contattare (in ordine alfabetico) Monica Bozzellini, Beppe Ceccato, Maria Teresa Manuelli, Paola Manzoni, Barbara Pedron