Aggiornato al

Il Rapporto Aie sul mercato dei libri in Italia: -8,7% nel giro d’affari 2012. Cresce del 14,2% la vendita on line. Bene gli e-book


(di Mauretta Capuano). (ANSA) - ROMA, 10 OTT - La crisi dei consumi colpisce ormai pesantemente anche il mondo dell’editoria. Il mercato del libro che nel 2011 ha registrato un -3,7% nel giro d’affari (secondo i dati Nielsen, canali trade), nei primi nove mesi del 2012 peggiora ulteriormente e ottiene un -8,7%. Per la prima volta dal 2007 diminuisce anche la lettura, da sempre scarsa in Italia: oggi sono 25,9 milioni gli italiani che leggono almeno un libro, 723 mila meno del 2010. A consolidarsi e ottenere segni positivi, anche se ancora esigui, è invece il mercato degli ebook e vanno bene le librerie on line. E’ la poco confortante fotografia che esce dal Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia nel 2011, con i primi elementi del 2012, a cura dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori, presentato oggi a Francoforte, nel giorno d’apertura della Buchmesse. “Proporrò l’istituzione di una task force sul libro, un gruppo di lavoro interministeriale che adotti tutte le misure necessarie a promuovere la lettura” ha annunciato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Editoria Paolo Peluffo. E il presidente dell’Aie, Marco Polillo, ha chiesto sostegno per “far abbassare l’Iva sugli ebook al 4% e un credito d’imposta sull’innovazione digitale”. Nei primi cinque mesi del 2012, il numero di titoli pubblicati e immessi nel mercato è inferiore del 9,1%, rispetto allo stesso periodo del 2011: si è passati da 29.900 a poco più di 27.000. E peggiorano ulteriormente i canali trade che, nei primi nove mesi di quest’anno, segnano un -8,7% a copie e un -7,3% a valore. Fa eccezione, anche se mancano i dati di mercato complessivi, il settore degli e-book: alla fine di dicembre erano disponibili 19.884 titoli passati ai primi di giugno a 31.615, con una crescita in meno di sei mesi del 59%. Nel 2011 il fatturato complessivo è stato di 3,3 miliardi di euro, con una flessione del 4,6% e, per la prima volta, anche i canali trade hanno segnato un -3,7% nel complesso. Tra i generi si conferma la crescita solo nel settore bambini e ragazzi. Sempre nel 2011, le librerie indipendenti e di catena registrano una flessione del 4,2%. In particolate, quelle di catena hanno ormai superato la quota di mercato (nella varia) delle librerie a conduzione familiare: nel 2011 rappresentavano il 41,3% delle vendite nei canali trade (nel 2008 erano il 36,0%) rispetto al 37,9% delle indipendenti (nel 2008 il 43,3%). Crolla invece la Grande distribuzione organizzata (Gdo) con una chiusura d’anno a -17,9% a valore. A crescere del 14,2% sono le vendite on line di libri, che rappresentano oggi il 9,7% dei canali trade. Calano del 10% le vendite in edicola. Segno più, invece, per le vendite degli ebook, che rappresentano comunque un mercato ancora embrionale, arrivate a fine 2011 ai 12,6 milioni di fatturato (+740% sul 2010) e che rappresentano lo 0,87% dei canali trade (o lo 0,38% del mercato complessivo). Aumenta inoltre il numero di titoli disponibili e la diffusione di dispositivi di lettura. Il prezzo medio è di 11,07 euro, che al netto dell’Iva (21%) vuol dire 9,15 euro. Buone le performance di tutto il mercato digitale (ebook + banche dati e servizi a carattere editoriale) che nel 2011 è il 4,8% del mercato librario. Segno meno per la lettura nel nostro Paese con 25,9 milioni di lettori nel 2011 (723 mila in meno del 2010). Cresce, anche se poco, la lettura di e-book su device dedicati: nell’ultimo trimestre del 2010 si stimava infatti che, tra la popolazione con più di 14 anni, i lettori di libri in formato e-book (anche gratuiti) fossero l’1,3%, diventati nel 2011 il 2,3%. Lieve aumento anche delle case editrici attive in Italia: sono 2.225 (+0,9% sull’anno precedente). I grandi gruppi editoriali coprono oggi il 13,6% dell’offerta pubblicata mentre la piccola e media editoria l’80,4%. Bene la produzione di titoli nel 2011: +4,5% secondo i dati di Informazioni editoriali e anche Istat indica una crescita sia per titoli (+10,8%) che per novità (+8,2%) e copie (+2,5%). Il prezzo medio (alla produzione) del libro di carta è diminuito del 3,1%. Stabile l’export a 41 milioni di euro, aumentano del 16% medio annuo le coedizioni e la vendita dei diritti all’estero. Il maggior successo viene dai libri per ragazzi, sia per vendita di diritti che nelle coedizioni (rilevate per la prima volta quest’anno): 1.108. Diminuiscono invece le traduzioni: nel 1997 il 24,9% dei titoli erano traduzioni da una lingua straniera, oggi sono il 19,7%. (ANSA).  
       
    Il sito Archivio notizie

logo nuova informazione