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Giulietti a Milano per rilanciare unità e progetti
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Beppe Giulietti ad un mese dalla sua elezione, tormentata ma alla fine fortunatamente riuscita, alla presidenza Fnsi si è incontrato ieri col Consiglio direttivo della Lombarda, allargato a sindaci e probiviri nonchè ai consiglieri Fnsi eletti nella nostra regione. E poichè la formula della convocazione trovata da Paolo Perucchini, per scavallare l'obbligo di preavviso di 15 giorni, era "prosecuzione del Direttivo", l'assemblea è stata necessariamente aperta da alcune sue comunicazioni preliminari (Rossella Minotti subentra a Domenico Affinito, edizione straordinaria di Giornalismo per le elezioni Inpgi, a fine febbraio l'assemblea sul bilancio Alg). Giulietti ha quindi parlato a lungo anche in risposta alle numerose domande, evitando di intervenire nel merito dell'agenda sindacale, per rispetto dei ruoli, innanzitutto quello del segretario generale, ma per il resto non negandosi nessun tema. A partire da due necessità ineludibili: l'unità sindacale - "unità dialettica", naturalmente - e la centralità della Fnsi (rispetto a tutti gli istituti ed enti di categoria, da coordinare e avendone risorse, ad esempio per la formazione dei cdr). Ricordando infine come proprio dall'Alg, dalla sala/scantinato milanese che tante discussioni ha visto ma anche tante elaborazioni, fossero usciti alcuni progetti lungimiranti. Vent'anni fa. E oggi è il caso di recuperarli e rilanciarli. Due esempi su tutti: uno, la proposta modernissima del "Giurì per la libertà d'informazione", che andrebbe ripresa proprio ora che si ridiscute di Ordine e di responsabilità sociale della comunicazione; due, lo "Statuto delle imprese editoriali". Certo c'è una crisi generale, politica ed europea, ma è qui ed ora che la Fnsi deve lavorare, con grande unità d'azione. Ed ora, con la dovuta sintesi e per punti, il verbale del Consiglio direttivo Alg del 13 gennaio 2016 tenuto in prosecuzione della seduta precedente, a cura della consigliera Laura Barsottini Comunicazioni preliminari del presidente dell’Alg Paolo Perucchini: - Domenico Affinito lascia il Direttivo per ulteriori impegni negli Enti e organismi della categoria. Gli subentra Rossella Minotti - In vista delle elezioni per il rinnovo dei vertici Inpgi (si vota dal 22 al 28 febbraio) si sta lavorando a un’edizione straordinaria di Giornalismo - Entro fine febbraio sarà convocata la consueta assemblea dei soci dell’Alg per l’approvazione del bilancio della stessa. Il 12 febbraio i sindaci presenteranno il bilancio che verrà discusso dal Direttivo il 19 febbraio. La parola è poi passata a Beppe Giulietti, presidente della Fnsi eletto il 16 dicembre dal Consiglio nazionale, al quale – lo aveva già annunciato – sta molto a cuore incontrare e vivificare le Associazioni regionali, punto di unione tra “base” e vertici sindacali, e rimettere in circolo i loro ruolo e funzioni. L’incontro ha visto gli interventi di numerosi colleghi del Direttivo ai quali Giulietti ha risposto rimandando l’approfondimento di alcune questioni più articolate. In estrema sintesi, ha detto: - Come presidente garantirà un ampio, anche aspro, dibattito tra le diverse componenti sindacali per poi, comunque, arrivare a un punto comune condiviso democraticamente, ma anche democraticamente rispettato, con posizioni chiare sulla traccia dei mandati congressuali. - Ha sottolineato come nell’attuale periodo di crisi, dove l’attacco alla categoria dei giornalisti da parte di politici ed editori è più duro, il “fare squadra” e l’unità sindacale diventino fondamentali, costruendo insieme un percorso che sia graduale e fattibile. Questo percorso deve necessariamente partire da una spietata analisi della realtà (e dei propri errori) ma anche dal riconoscimento di potenzialità e risorse. - Basandosi sulla convinzione che “Non c’è futuro senza rispetto per il passato”, ha auspicato il recupero in chiave contemporanea di alcune iniziative lanciate nel passato e in parte abbandonate ma che tornano quantomai attuali in termini deontologici e di responsabilità sociale nei confronti dei lettori pur in un contesto profondamente cambiato: ad esempio, il giuri per la lealtà dell’informazione e uno statuto per il recupero della specificità dell’impresa giornalistica legata alla deontologia… Ha inoltre ribadito che lo sforzo deve essere quello di tenere insieme l’etica professionale con la tutela dei diritti (dei colleghi italiani garantiti, come dei lavoratori autonomi ma come, anche, dei giornalisti stranieri la cui libertà di espressione viene messa in pericolo ricordando l’adesione dell’Fnsi alle forme sindacali internazionali). - Ha ribadito la necessità di formazione (a partire dai comitati di redazione) e di comunicazione delle attività sindacali in forme “contemporanee” per riuscire a raggiungere i colleghi più lontani e meno garantiti (e più giovani). - Ha sottolineato come l’Fnsi debba promuovere un’azione costante di coordinamento tra i vari Enti (Inpgi, Ordine, Casagit, Fnsi) e ha ribadito la necessità della riforma dell’Ordine su una posizione condivisa dopo un attento dibattito nel merito che superi contrasti e rivalità di tipo personale. - Sull’emittenza radiotelevisiva privata ha ricordato che nella legge di stabilità è previsto uno stanziamento economico e che sarebbe opportuno studiare i criteri di assegnazione.