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Giulia: correggere gli stereotipi delle donne in Tv


(AGI) - Roma, 6 mar. - Una correzione dello stereotipo con cui viene rappresentata la donna da parte della televisione in genere, e ancor più dalla Rai che deve quindi operare una “forte e vera discontinuita’”, voltando pagina “rispetto agli ultimi decenni”. Anzi è un “imperativo” questa correzione da operare. E’ l’auspicio - alla vigilia dell’8 marzo - espresso dall’associazione GIULIA, la rete delle Giornaliste Unite Libere e Autonome, che per la Rai chiede “una missione chiara all’insegna della costruzione di una societa’ duale” e una riforma che la liberi “dal giogo dei partiti e dei poteri forti”, oltre ovviamente - va da sé - vedere al vertice aziendale donne e uomini “di assoluto prestigio”. L’associazione valuta giusto, “come fa la ministra Elsa Fornero”, richiamare l’attenzione sul “femicidio in Italia”. E la serie impressionante di omicidi di donne per mano di un ex marito o fidanzato, e il tasso in crescita di violenza sulle donne in Italia, hanno già mobilitato le giornaliste di GIULIA, che ha aperto una riflessione nelle redazioni “su quale sia il modo piu’ idoneo di alzare la guardia e quale il linguaggio piu’ appropriato. Donne che pagano con la vita il prezzo della liberta’. Non omicidi indotti dalla ‘passione’. Da tempo diciamo che la cultura, veicolata dall’informazione, dalla televisione e dalla scuola, è il terreno cruciale in cui sconfiggere questo fenomeno”. (AGI
       
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