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Fondo, anche quest'anno ce l'abbiamo fatta


Già esserci difesi è un successone. Nel lungo viaggio con cui ogni fondo pensione accompagna la vita lavorativa di ciascuno, ci sono annate buone e annate tremende. Questa del 2010, e pure le due precedenti sono appartenute alla seconda categoria. E a sentire gli economisti, anche il 2011 ci darà gatte da pelare. Per questo è ancor più importante minimizzare il rischio, scegliere bravi gestori e saperli cambiare quando si "siedono", costruire un'impalcatura amministrativa che costi il meno possibile, informare gli iscritti sull'opportunità di investire secondo un "circuito vitale" (cioè optare per comparti più brillanti all'inizio della carriera e poi riparare sotto le ali di comparti più prudenti o addirittura garantiti a fine corsa). Tenendo conto che il punto sul 2010 non si potrà che fare a fine gennaio 2011, ecco comunque il comunicato di fine anno del Fondo pensione dei Giornalisti italiani: Anche quest’anno il Fondo si è difeso bene “Anche il 2010, nonostante le montagne russe dei mercati finanziari, sembra essersi chiuso positivamente per il nostro Fondo Pensione. Non sono infatti ancora definitivi i risultati dei comparti del Fondo di pensione complementare dei giornalisti italiani al 31 dicembre 2010. Stando, però, ai risultati di fine novembre ed all’andamento della prima metà del mese di dicembre possiamo con sicurezza affermare che anche per il 2010 la gestione complessiva si chiude con un saldo positivo. Com’è noto, tutti i comparti del Fondo sono, per previsione di legge, articolati in titoli azionari e obbligazionari. Cambia, ovviamente, la composizione di ciascun comparto. Nel corso dell’anno, pur tra costanti oscillazioni dei mercati, la redditività complessiva dei titoli azionari è stata superiore a quella degli obbligazionari, che hanno reso risultati modesti. Questo ha determinato un incremento maggiore per i comparti a più alta componente azionaria, come il comparto “crescita” nel quale il peso dei titoli azionari è del 75% e che ha realizzato a fine novembre un incremento del 3,30% e registrerà a fine anno un aumento ulteriore. Di converso, i risultati più modesti sono stati ottenuti nel comparto “garantito” , la cui componente obbligazionaria è quasi totale, che ha registrato a fine novembre una perdita dell’1,20% . Al riguardo, però, occorre tenere presente che avendo il comparto “garantito” natura assicurativa, le quote ad esso destinate da ciascun iscritto saranno automaticamente rivalutate nella misura percentuale del tasso di rivalutazione del TFR che nel corso del 2010 è stato pari al 2,53%. Si tratta, ovviamente, di prime valutazioni sull’andamento della gestione del 2010. Nei prossimi giorni saranno disponibili i dati definitivi e, come di consueto, saranno pubblicizzati entro la fine di gennaio. Nell’occasione verrà reso noto anche l’ammontare del TFR, che viene versato in un'unica soluzione annua a gennaio. Il raffronto, sempre a fine novembre tra l’andamento del nostro Fondo e quelli degli altri Fondi negoziali, ci conferma tra i migliori per rendimento e bassa incidenza di spese generali. È proseguita, nel frattempo la verifica con gli enti di controllo, in particolare con il Ministero del Lavoro, sulla percorribilità dell’ipotesi che anche le rendite del Fondo di Pensione Complementare possano essere erogate dall’Inpgi . I primi confronti hanno dato esito positivo. Il Consiglio di amministrazione del Fondo ritiene che, anche grazie alla collaborazione con gli organismi amministrativi dell’Inpgi, entro l’anno si possa esaurire l’iter procedurale, così da garantire a tutti i colleghi che andranno in pensione una semplificazione degli adempimenti burocratici e prestazioni complementari più consistenti.”
       
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