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Fiat rastrella i diritti Rcs e sale al 20%


MILANO - Il confronto per assicurarsi il controllo della Rcs tra soci del patto di sindacato e soci fuori patto ha preso una strada imprevedibile proprio nelle ultime ore. Ad acquistare i diritti dell'aumento di capitale in Borsa negli ultimi giorni sono state società finanziarie riconducibili al socio Fiat. A riversare le opzioni sul mercato sono stati Rotelli, Benetton, Merloni e Generali che non hanno intenzione di sottoscrivere l'aumento di capitale da 400 milioni. Ancora alla finestra Della Valle che aspetta un confronto con gli altri soci su un nuovo piano industriale. In pratica, secondo queste ricostruzioni, John Elkann, lontano dai riflettori, avrebbe battuto sul tempo il rivale Diego Della Valle mettendo altri soldi sul piatto e puntando a crescere nell'azionariato della Rcs fino a diventarne il primo socio. Le conferme di oggi seguono le dichiarazioni di Elkann di ieri, che a margine di un convegno sul "capitalismo famigliare" in Bocconi aveva detto: "Sono molto fiducioso sul futuro di Rcs ed è la ragione per cui abbiamo sottoscritto l'aumento di capitale e abbiamo deciso di fare di più". Ecco, ora si tratta di capire a quanto ammonta quel "di più". Inizialmente la Fiat aveva dichiarato di essere disponibile a sottoscrivere la propria parte di aumento di capitale, pari al 10%, e di poter raccogliere da altri soci del patto un altro 3% al fine di garantire il buon esito dell'operazione. Ora sembra che Elkann abbia rotto gli indugi e si sia convinto a giocare la partita Rcs con un ruolo di primo piano (Fonte: Repubblica.it)
       
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