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E ora è toccata a Romeo Bassoli, cronista della scienza


di Saverio Paffumi (e, più sotto, un bel ricordo di Oreste Pivetta e di molti altri... Ma soprattutto l'emozionante testimonianza, insieme intima e pubblica, della sorella Fiorenza Bassoli) 622392_10151179504556153_1030131055_oIl periodo non è decisamente dei migliori. E' morto Romeo Bassoli, classe 1954, oggi uno dei più noti e stimati giornalisti scientifici italiani. Ieri, quando lo conoscemmo con altri colleghi come Oreste Pivetta e Michele Urbano all'Unità era un ottimo cronista, un grande amico e simpaticissimo compagno di chiacchierate e di sogni sul futuro di tutto (del giornale, del Paese, del Mondo e di noi stessi...). Poi divenne responsabile della pagina scientifica del giornale fondato da Antonio Gramsci, come ci piaceva dire con orgoglio. Ha scritto numerosi libri ed è stato tra i creatori dell’agenzia di giornalismo e comunicazione scientifica "Zadig". Dal 2007 era a capo dell’Ufficio Comunicazione dell’INFN - Istituto nazionale di fisica nucleare. Romeo era il fratello di Fiorenza Bassoli, senatrice del PD e primo sindaco donna di Sesto San Giovanni. Fiorenza, a una mia "verifica" incredula, via sms, ha così risposto: "Purtroppo è vero. Romeo ha combattuto con coraggio e con il sorriso sulle labbra. Lavorando fino all'ultimo. Era un fratello meraviglioso." A lei consegnamo, per l'intera famiglia, le nostre più sentite condoglianze in un grande collettivo abbraccio. La notizia mi era stata data due o tre ore fa da una giornalista scientifica che lo ha conosciuto bene negli ultimi tempi e si considera una sua allieva, Silvia Bencivelli. Lei mi manda a sua volta queste righe, autorizzandomi a girarvele: "Stamani Romeo Bassoli ci ha lasciati. Capo ufficio stampa dell'INFN dal 2007, è stato per la comunicazione della scienza in italia un maestro e un innovatore. Ha cominciato da ragazzo a scrivere per l'Unità, ha tenuto le pagine della scienza, ha collaborato con giornali e radio per decenni, ha insegnato e allevato generazioni di nuove leve, è stato socio fondatore di un'agenzia di giornalismo scientifico da cui sono passati tanti professionisti della comunicazione. Aveva una malattia spietata, ma lui ha sempre combattuto col sorriso, almeno finché ha potuto. Da un paio di settimane era tornato a casa con la serena consapevolezza di dover mettere a posto le ultime cose e congedarsi. Lo ha fatto nel suo stile, salutando amici e colleghi pubblicamente e facendo gli ultimi giochi di parole proprio sulla sua malattia. Ci mancherà tantissimo, ci manca già". Qui, al volo, lo potete vedere in una breve intervista, nel maggio di quest'anno: https://www.youtube.com/watch?v=neJu_8Yc5Do&feature=player_embedded#at=41 Altri ricordi qui: http://www.infn.it/index.php?lang=en http://www.sissa.it/index.php/about/news/announcements/2084
       
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