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E' morta la nostra Carla Stampa


E' morta Carla Stampa. Scrive su Facebook il figlio Giovanni Porta: "La notizia che non avrei mai voluto darvi: mia madre si è spenta ieri sera nel suo letto. Aveva avuto una mattina tranquilla, con la visita del geriatra a casa e una breve sessione di fisioterapia. Nel primo pomeriggio si era sentita stanca ed era andata a riposare. Poi, poco prima di cena, mi ha chiamato e dopo pochi minuti ha perso conoscenza. I miei tentativi di rianimarla sono stati vani e l'arrivo immediato dell'ambulanza inutile. La famiglia di Kristin ê subito accorsa è tutto il nostro villaggio si è stretto intorno a noi. Queste due settimane nella sua nuova casa indonesiana penso le abbiano dato compagnia, serenità e felicità, così come le sono stati di grande conforto l'affetto e l'incoraggiamento degli amici, anche se fisicamente lontani. I vostri messaggi di queste ultime settimane, tutti, l'hanno riempita di gioia e di orgoglio. Carla ha avuto una vita bella, utile e piena di interessi, nel corso della quale ha sempre dato tutta se stessa alle persone a cui ha voluto bene, ai colleghi della professione giornalistica, ai compagni di tante battaglie sindacali e politiche e ai tantissimi amici che ha incontrato nel suo viaggio. Ha affrontato quest'ultima esperienza di vita in Indonesia con lo spirito di sempre, con curiosità e grande voglia di capire e imparare. Personalmente sono convinto che oggi stia già raccontando tutto quello che ha fatto e visto in questi anni a Felice, amatissimo marito e padre, che ci aveva lasciati nel 1978. Carla e Felice sono di nuovo insieme, finalmente. Il corpo della mamma, come lei mi aveva chiesto, sarà cremato domani, 27 ottobre, e le ceneri consegnate al mare. Un abbraccio a tutti, Giovanni". di Andrea Leone - Permettermi di aggiungere qualche ricordo personale. Ho conosciuto Carla appena arrivato in Mondadori, e poco dopo l'ho indegnamente (e lo dico sul serio) sostituita nel Cdr. Pur non facendone più parte, è rimasta il principale punto di riferimento di chi come me, Maurizio Calzolari e Stefania Berbenni faceva sindacato in quegli anni. Sempre pronta ad aiutarci a risolvere le situazioni, a ricordare il passato, ad affrontare i problemi nuovi. Anche quando ormai ai limiti della pensione decise di accettare la candidatura al Parlamento rimase comunque una consigliera per tutto: vita, politica, attività sindacale. Ma soprattutto un'amica. Nata a Roma nel 1930, Carla così si definiva: "Giornalista, inviata di Epoca, autrice di un libro su Sacco e Vanzetti, deputata Ds nella 13a legislatura in Commissione Cultura, felicemente in pensione pur in grande malessere civile e democratico". Non esaustiva, ma densa di significati. Io la ricordo dolce, quasi materna, ma durissima e intransigente. Lucida e profonda, non sbagliava quasi mai valutazioni e giudizi. Ma sono cose che che tutti voi che l'avete conosciuta sapete bene. Ci mancherai.
       
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