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Domus manda i direttori in avanscoperta, ma...


276848_386381751473711_40973988_nIl confronto fra azienda e sindacati dell'Editoriale Domus si trasferisce a Roma: giovedì 26 in Fieg il prossimo appuntamento d'una trattativa molto difficile, che sinora non era neanche riuscita ad entrare nel merito, ma che si spera giovedì possa identificare e condividere i punti su cui iniziare a discutere. Una vertenza che aveva visto le redazioni compatte votare a luglio per 20 giorni di sciopero: una giornata per ogni esubero dichiarato (su 53 dipendenti) e contro la chiusura di tre storicissime testate. Dopo 48 ore di astensione dal lavoro l'azienda aveva capitolato. Un confronto teso e aspro, gestito da Guido Besana per la Fnsi e da Beppe Ceccato ed Anna Del Freo per la Lombarda (Alg). Il terzo incontro, tutto da raccontare - e difatti molto bene lo descrivono nel loro comunicato i tre membri del CdR Domus (nomi in calce al documento)- si è tenuto mercoledì scorso. Un "vai avanti te che mi viene da ridere" con cui l'azienda aveva mandato a trattare in sua vece i direttori, allo sbaraglio senza competenze né deleghe reali. Ma i sindacalisti - tredici attorno al tavolo di cui nove fra membri del Cdr e fiduciari, un nazionale, due territoriali ed il funzionario Fnsi Giuseppe Catelli - non hanno mollato il punto e, con toni e ruoli volutamente diversificati, hanno ricondotto le trattative nel merito delle controproposte di contenimento e rilancio. In bocca al lupo ai colleghi per giovedì. Ed ecco l'interessante comunicato: "Si è svolto mercoledì 18 settembre, nella sede milanese della Fieg, il terzo incontro fra Editoriale Domus/Fieg e CdR/fiduciari/Fnsi/Alg sul terzo piano di crisi presentato dall'azienda in quattro anni. Alle osservazioni e proposte contenute nel corposo documento elaborato da tutte le redazioni e consegnato ai rappresentanti della casa editrice lo scorso 10 settembre - che mirano a stimolare la ridefinizione del perimetro di business per recuperare redditività attraverso lo sviluppo delle iniziative editoriali invece che ricorrendo a una mera operazione di tagli, dimostratasi già due volte fallimentare - l'azienda non ha risposto in prima persona, scaricando invece l'onere di illustrare aree di intervento, compiti e obiettivi generali (prerogative squisitamente aziendali) sui direttori. "L'equivoco sui ruoli, funzionale alla volontà di non rendere immediatamente chiara la disponibilità o meno ad accogliere l'invito a rilanciare invece di arretrare nuovamente, ha portato a lunghe e "personalistiche" esposizioni da parte dei direttori che, senza concrete verifiche di fattibilità e per dichiarata incompetenza sui media digitali (aspetto centrale delle proposte dei giornalisti), hanno liquidato ogni punto con superficialità, perché "non rientra nel progetto", "non ci sono i soldi", "è già stato fatto una volta e non ha funzionato". Con toni spesso gratuitamente e ingiustificatamente insultanti nei confronti di tutti i colleghi che per lunghi anni hanno lavorato con professionalità seguendo gli input delle direzioni e che oggi dovrebbero pagare per l'insuccesso o il ridimensionamento dei prodotti editoriali che ne sono derivati. Purtroppo si sono anche registrati passaggi che nessuno avrebbe mai immaginato di dover ascoltare, relativi al genere, all'età e all'aspetto fisico indispensabili per essere "qualificati" ad andare in video. "L'azienda ha quindi confermato in toto il suo piano, che CdR e Fnsi (su mandato dell'assemblea) hanno fin dall'inizio ritenuto inaccettabile perché manca completamente di progettualità e salva i collaboratori (specie pensionati e non giornalisti) falcidiando le redazioni. A fronte delle risposte ricevute, superficiali e non circostanziate, i giornalisti - che per agevolare il proseguimento del confronto hanno scelto (con fatica) di non replicare alle provocazioni - ritengono che le loro proposte (fra cui alcune "low cost") siano ancora in campo e che vadano considerate con serietà. Hanno quindi riproposto la necessità di un percorso di collaborazione che eviti di aprire la strada della conflittualità. Le parti hanno quindi concordato di continuare la discussione la prossima settimana." Il CdR di Editoriale Domus I componenti del Cdr: Ambrogio Rovelli (Tuttotrasporti), Emilio Brambilla (QuattroRuote), Gaetano Derosa (QR). I fiduciari: Dario Tonani (Ruoteclassiche/Quattroruotine), Riccardo Capacchione (Dueruote/XOffRoad), Cosimo Murianni (QR), Loredana Mascheroni (Domus), Elena Bianchi (Meridiani).Rappresentante di testata: Diana Grandi (TopGear).
       
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