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Croniste e filo da torcere, ai mafiosi


mafie-in-pentola-1-266x250Un lavoro duro, poveretti, praticamente non si riposano mai. Mafiosi, ndranghetisti, camorristi, criminali generici quasi tutti i giorni dell'anno sono impegnati nell'aggredire i cronisti: 324 giornalisti minacciati nel solo 2012. Il conto l'ha fatto Ossigeno (osservatorio per l'informazione) e l'ha impaginato sotto il significativo titolo "Ma chi me lo fa fare" - www.giornalistiminacciati.it -, mentre dopodomani a Bologna va in scena un testo che illustra come sia in crescita il numero e la tipologia delle donne minacciate. Comunicato condiviso: Tiziana Di Masi, attrice impegnata nel teatro sociale e da quasi tre anni in tournée con “Mafie in Pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida”, ha creato un format per dare “Voce alle parole” scritte da questi cronisti che sono stati aggrediti, minacciati, intimiditi soltanto per aver scelto di fare il proprio mestiere: raccontare i fatti. Con lei, mercoledì 17 aprile al teatro Testoni di Bologna (inizio ore 21, ingresso libero), saliranno sul palco due donne che hanno detto “no” alla ‘ndrangheta e a chi voleva imporre il silenzio stampa sulle attività affaristico-criminali gestite nella provincia di Milano. Ester Castano, giornalista di Altomilanese, è stata bersagliata per un anno dalle querele e diffide del sindaco di Sedriano (Milano) Alfredo Celeste, arrestato nell’ottobre del 2012 con l’accusa di corruzione assieme al padre e al marito di due consigliere comunali di maggioranza, presunto boss il primo e collettore di voti della 'ndrangheta il secondo. Francesca Santolini, cronista de Il Giorno che segue da diversi anni l’emergenza mafiosa nel territorio di Milano sud (Corsico, Buccinasco e Assago), vittima alla fine di gennaio di un attentato tuttora da chiarire.
       
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