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CNLG, la fissa dell'ex fissa
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di Guido Besana In poche parole, c'è un fondo, gestito dall'Inpgi, in cui da quasi trent'anni le aziende versano dei soldi per pagare una prestazione a una parte dei giornalisti al momento del pensionamento. I versamenti non sono mai bastati, così periodicamente sono stati aumentati. Adesso lo sbilancio è enorme, sia perché le prestazioni sono molto generose sia perché sono aumentati a dismisura quelli che le richiedono. Si è trovata la classica soluzione che scontenta tutti, ma anche spingendo il più possibile verso principi di equità il tutto si è scontrato con gli schemi obbligati del calcolo attuariale. A parole FIEG ha dichiarato di essere disponibile a una soluzione più equilibrata tra vecchi e giovani, ma il risultato finale è quello che tutti hanno potuto leggere. C'è però una questione che viene poco considerata: la soluzione che scontenta tutti adottata al termine della trattativa è subordinata a un via libera dei ministeri vigilanti a una anticipazione di 35 milioni o più da parte dell'Inpgi. E quattro anni fa i ministeri hanno rifiutato il via libera a un provvedimento analogo. Se il via libera non arrivasse staremmo solo facendo esercitazioni di stile. Le due ipotesi sono quindi la cancellazione totale e la disciplina prevista nell'accordo. Dopo anni di discussione devo dire, però, che questo problema mi pane il meno rilevante. Ancora una volta stiamo comunque aspettando interventi non ancora definiti: la nuova articolazione, ancora da scrivere, dell'ex fissa, la nuova articolazione, ancora da scrivere, dell'indennità sostitutiva del mancato preavviso, la delibera sul prestito inpgi, l'ok dei ministeri.