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Casagit, un solido programma su cinque pilastri


La "nostra" Casagit con lungimiranza un anno e mezzo fa aveva scelto di trasformarsi in Società di mutuo soccorso. Nessuno sapeva che stavamo per essere travolti dalla pandemia, ma chi era attento ai segnali provenienti dalla categoria in trasformazione - e noi lo eravamo - capiva che occorreva aggiornare e ampliare il campo di gioco. Per questo la nostra proposta per il futuro della Casagit si fonda su cinque solidi pilastri. Ovvero "Salute, Solidarietà, Sostenibilità, Servizi e Inclusione". Questo dunque il programma nazionale messo a punto, anche con il contributo di Nuova Informazione, per poter continuare a tutelare la salute delle giornaliste, dei giornalisti e delle loro famiglie, con forme di assistenza sanitaria integrativa sempre più efficienti ed efficaci. Proseguendo quindi il lavoro avviato negli ultimi anni, mettendo insieme esperienza e nuove energie, con la condivisione di idee e percorsi che, secondo le regole della Cassa, saranno elaborati dall’Assemblea nazionale dei rappresentanti dei soci, chiamati a svolgere un ruolo sempre più di primo piano. SALUTE - Oncologia, odontoiatria, non autosufficienza, ricoveri: sono i settori nei quali siamo intervenuti di più per sostenere i soci nei momenti di maggiore difficoltà o per ciò che non è garantito dal Sistema sanitario nazionale. Siamo pronti a  potenziare ulteriormente l'intero fronte delle prestazioni, a cominciare da quelle legate al Covid, per il quale ci siamo mobilitati con iniziative concrete già durante il primo lockdown. Attenzione costante sarà riservata alla ricerca e allo sviluppo di nuovi servizi sanitari e alla persona con particolare attenzione alle prospettive introdotte dalla telemedicina, con sette piani sanitari a disposizione di tutti i soci in base alle esigenze di ciascuno. SOLIDARIETA' –  La cultura del lavoro è nel Dna della Casagit, nata per volere della Fnsi nel 1974 sul principio "versare in base alle proprie possibilità, ottenere servizi e assistenza in base ai propri bisogni". La trasformazione da associazione a società di mutuo soccorso ha cambiato la veste giuridica per essere al passo con le normative e raccogliere nuove sfide, senza alterare la missione della Cassa. Ancora oggi Casagit assiste tutti gli iscritti e i familiari, senza distinzione di età, ruolo professionale e area geografica. La Casagit che abbiamo costruito associa ogni mese dai neonati agli iscritti ultracentenari. SOSTENIBILITA' – La solidarietà potrà essere garantita solo continuando a disporre, anche in futuro, di una Casagit solida, con bilanci equilibrati e trasparenti, come è stato finora. Con 30 milioni di euro a disposizione della Fondazione Casagit e 22 come riserve dirette della Mutua, il sistema Casagit ha  accantonato per l'assistenza alla categoria 52 milioni di euro, accumulati negli anni per sostenere i tempi difficili che dobbiamo essere pronti ad affrontare. I risparmi sono investiti con cautela e oculatezza, i conti e la gestione sono sorvegliati da un collegio di revisori professionali. Le risorse ordinarie sono quelle derivate dai contratti nazionali di lavoro siglati dalla Fnsi, grazie ai quali possono restare in Casagit anche pensionati e familiari. Su questo sistema di garanzie si innestano i soci volontari, iscritti  a profili nei quali prestazioni e contributi sono bilanciati con formule in continuo miglioramento. SERVIZI – Solidarietà e sostenibilità sono l'essenza dei servizi che la Casagit rende ai soci sull’intero territorio nazionale. Ci impegniamo a modernizzare le modalità di presentazione delle richieste, utilizzando da subito tutte le tecnologie disponibili nel rispetto della garanzia della sicurezza dei dati, i più preziosi, relativi alla salute di ciascuno. Primo effetto della digitalizzazione sarà una importante riduzione dei tempi di attesa dei rimborsi. Caratteristiche della Casagit sono e devono continuare a essere la vicinanza e il rapporto umano: la Cassa di domani sarà ancora più accessibile grazie alle tecnologie e al potenziamento delle Consulte regionali, in un ruolo sempre più strategico. In tutti i territori è già stata avviata una revisione delle convenzioni sanitarie sottoscritte, anche attraverso l’inserimento di nuove strutture di comprovata affidabilità e prestigio. In questo disegno, i fiduciari saranno sempre di più punti di riferimento con ruoli di crescente responsabilità operativa. Saranno programmati incontri sistematici nelle Consulte. INCLUSIONE – Quattro anni fa, la fiducia degli elettori ha premiato un progetto basato su una trasformazione statutaria necessaria per adeguarsi alle nuove norme del terzo settore e utile per ampliare la base associativa. Un allargamento non imposto ma suggerito come orizzonte dai bilanci attuariali e dalle dinamiche di mercato. Il lavoro giornalistico, in crisi strutturale e sociale da un lato riduce il gettito contributivo e dall'altro richiede un supplemento di vicinanza alla categoria. Per continuare a consolidare e potenziare l'assistenza sanitaria integrativa diventa quindi importante allargare la base contributiva. L'impegno che ci prefissiamo è raddoppiare il numero degli iscritti nel corso del mandato, rispettando le indicazioni sulle quali si è fondata la trasformazione: tutela del patrimonio storico della Cassa attraverso la Fondazione dedicata esclusivamente alle esigenze dei giornalisti; gestione corretta e coerente;  sviluppo di relazioni e di rapporti con istituzioni, categorie professionali e singoli soci; presenza sempre più capillare sul territorio; ricerca di un opportuno equilibrio tra Servizio sanitario pubblico, sistemi accreditati, privato sociale e società profit nell’assoluto rispetto del principio di libertà di scelta. Cinque pilastri ma una sola certezza: i giornalisti italiani, fondatori della Casagit, restano al centro del nostro sistema di cura e assistenza. E’ lo sviluppo naturale di una trasformazione progettata, verificata e realizzata in un ampio confronto durante il quale ogni passaggio, anche intermedio, è stato approvato all’unanimità da tutti gli organi di rappresentanza dei soci giornalisti. Su questi pilastri abbiamo deciso di impegnarci, di presentare a breve le nostre candidature e di chiedere su di esse  il vostro consenso nelle venti Regioni italiane.
       
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