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Caduto a Gaza Simone Camilli
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Un altro. Simone Camilli aveva 35 anni e una figlia di tre. Andy (Andrea) Rocchelli aveva trent'anni e un figlio di 2. Neanche tre mesi separano la morte dei due giovani colleghi fotoreporter, uccisi l'uno a Beit Lahiya nella striscia di Gaza e l'altro alle porte di Sloviansk in Ucraina. Con loro altri colleghi stranieri in servizio o che fungevano da interpreti, così allungando il triste conteggio dei caduti tenuto dalla IFJ, la Federazione internazionale dei Giornalisti. Ieri 13 agosto Simone Camilli, che lavorava per l'Associated Press, è dunque saltato in aria mentre filmava il disinnesco, fallito, di un ordigno. La stessa esplosione ha ucciso il collega palestinese Ali Abu Afash e due artificieri e inoltre ridotto in fin di vita il fotografo-interprete. Simone aveva un cognome noto alla categoria poichè il padre, Pier Luigi Camilli, era stato a lungo inviato speciale in Rai e poi vicedirettore del Tgr Rai - ai tempi di Angela Buttiglione direttrice - e attualmente dirige le testate giornalistiche della Scuola di giornalismo Suor Orsola Benincasa di Napoli. Raggiunta la pensione era tornato "a casa", in Toscana, dove era ed è ancora sindaco di Pitigliano. Simone, pur amando molto il giornalismo per immagini, si teneva ben lontano dalle televisioni ed in particolare dalla corazzata Rai. Tanto da rifiutare il suggerimento del padre di affrontare il concorso per nuovi giornalisti. Un po' perchè voleva incarnare la figura del cronista testimone che si trova sempre "là dove accadono i fatti" e non dietro una scrivania, un po' forse (o certamente) perchè respinto dagli echi che, delle lotte e dagli intrighi di Saxa, gli giungevano attraverso il padre. Per farsene un'idea (o per dare ragione a Simone) basta leggere la fitta cronaca di un tormentone di parecchi anni fa tra alcuni membri di cdr e Pier Luigi Camilli. Viste oggi, con le guerre "vere" alle porte e davanti alla salma di Simone, tutte quelle polemiche risultano lunari. Per farsi un'idea, grazie al sempre documentatissimo Nello Cozzolino: http://www.iustitia.it/archivio/26_gennaio/documenti/apertura.htm