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Beauty contest, scoppia il giallo delle frequenze televisive digitali: sono già tutte occupate


E ora scoppia il giallo. Il tanto contestato beauty contest, ovvero le frequenze digitali televisive che il governo Berlusconi aveva ‘regalato’ a Rai e a Mediaset poi stoppate dal governo Monti, sull’onda della protesta delle televisioni locali e delle (ex) opposizioni, ha avuto un’accelerazione inaspettata. Le frequenze che erano in attesa di assegnazione sono già state occupate. "Abusivamente, si direbbe" scrive Edoardo Segantini sul Corriere della Sera. La denuncia, specifica il quotidiano, parte da Antonio Sassano, autore del primo e unico catasto delle frequenze televisive ed ex consulente dell’Autorità per le Comunicazioni Agcom. E fa scattare l’interrogazione parlamentare dell’ex ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, pd, rivolta all ministro Passera. "L’occupazione, si rileva, non è «storia vecchia», ma anzi recentissima. Poiché nel decreto governativo del 20 gennaio scorso queste frequenze da assegnare venivano definite «indisponibili», Gentiloni chiede di sapere se e quando il ministro abbia autorizzato, dopo quella data, l’uso delle preziose porzioni di etere. Nell'interrogazione, Gentiloni cita 'alcuni casi più eclatanti: i canali 25, 54 e 55 sono utilizzati, rispettivamente, dalle emittenti Telemilano e Piu' Blu e Piu' Blu2 nel principale sito servente della Lombardia (Valcava - 10 milioni di utenti potenziali); il canale 28 e' utilizzato dall'emittente Solregina Po nel principale sito che serve Milano e la Lombardia occidentale (Monte Calenzone - 7 milioni di utenti potenziali); i canali 23, 55 e 59 sono utilizzati, rispettivamente, dalle emittenti CanaleZero, IdeaTV e IESTv nel principale sito che serve la provincia di Roma (Monte Cavo - 4 milioni di utenti potenziali) mentre i canali 54 e 59 sono utilizzati, rispettivamente, dalle emittenti TeleCapri HD e TV Capital nel sito che serve la citta' di Napoli (Monte Faito - 6 milioni di utenti potenziali). Infine il canale 24 e' utilizzato dalla concessionaria del Servizio Pubblico (Rai) in tutto il Friuli e nel principale sito che serve la citta' di Bologna'. 'La sola eccezione - segnala ancora l'esponente Pd - e' costituita dal canale 58, che il ministero aveva assegnato sperimentalmente a Mediaset, che dallo scorso autunno - sospeso l'utilizzo Mediaset - non e' stato utilizzato da nessuno'. Ma anche sui numeri e sulle cifre di risarcimento i dati sono ballerini. Per liberare i canali dal 61 al 69 poi acquistati con l'asta dalle Tlc, le tv locali hanno ottenuto 175 milioni di euro a fronte di una richiesta di ben 400. Immediata la protesta di quegli editori che avevano investito di più negli impianti. Sandro Parenzo (Telelombardia) ha denunciato l’operazione lamentando il fatto che si mettono sullo stesso piano Telelombardia, che dà lavoro a 300 persone, e «le piccole televisioni dell’amico dell’assessore con due dipendenti quando va bene». Un bel rebus sul tavolo del ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera. Una telenovela, si potrebbe dire, degna dei migliori serial televisivi.
       
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