Augurandoci che sia l'anno del riscatto

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Auguri a tutti di un 2016 pieno di speranze. La speranza che nessun governo e nessun parlamento riprovi a uccidere l'informazione. La speranza che arrivino le norme giuste su foia, conflitti di interesse, diffamazione, intercettazioni, querele temerarie. La speranza di una riforma del sistema al passo coi tempi, con il tesserino da pubblicista dato solo a chi già vive di altro e quello da professionista consegnato a chi fa veramente questo mestiere. La speranza di una ripresa del settore, che gli editori investano e assumano per fare sviluppo e nuovi prodotti editoriali. La speranza di una categoria che si risvegli dall'apatia e riaffermi la sua ragione di essere, tanto più rilevante in questi tempi di armi di distrazione di massa. La speranza di risvegliarci dall'incubo della solitudine e saperci di nuovo unire tra di noi, per noi, nelle redazioni e nelle piazze. La speranza di dare un tetto di tutele e diritti a chi non ha mai avuto niente, se non il sogno di una professione vaga e incerta.