Inpgi, lo statuto non passa per tre voti
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Inpgi, lo statuto non passa per tre voti

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Guido Besana Nessuna valutazione

l Consiglio Generale dell’Inpgi ha votato oggi sulla riforma dello Statuto che, come previsto dalla legge di bilancio, andava approvata entro il 31 gennaio.

Il testo portato in votazione era stato approvato dal Consiglio di amministrazione del 17 gennaio. Sono stati presentati 7 emendamenti, uno della maggioranza sull’ampliamento delle incompatibilità, che è stato approvato con 56 voti a favore su 62, gli altri presentati dalle opposizioni che sono stati bocciati.

La votazione finale sul testo emendato ha raccolto 43 voti a favore e 19 contrari, la maggioranza qualificata necessaria per l’approvazione era di 46 voti e quindi la riforma non è passata.

Ora, salvo imprevedibili accadimenti inimmaginabili, la palla passerà al Ministero del Lavoro che dovrà nominare un commissario ad acta per riformare lo Statuto.

Il commissario avrà tre mesi di tempo, poi il nuovo Statuto andrà approvato dai Ministeri e a quel punto verranno indette le elezioni dei nuovi organismi dell’Ente di previdenza dei Giornalisti lavoratori autonomi.